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Dicembre 2016La parola di Gesù, la buona notizia, grazie ai quattro evangelisti sarà portata in tutto il mondo. I ragazzi di quarta elementare che si preparano per la Prima Comunione conosceranno da vicino questi personaggi che a volte si celano sotto le sembianze di un leone, di un angelo, di un toro e di un’aquila. Chiamati si sono lasciati trasformare dalla potenza della Parola diventando apostoli e testimoni di segni che, come quello della moltiplicazione del pane, serviranno a farci comprendere che solo Gesù è il vero cibo offerto per la salvezza di tutti.Ancora segni: un angelo e una stella mandati da Dio e che i pastori e i re magi hanno saputo scorgere nonostante la fragilità di un bimbo indifeso e bisognoso di tutto.I ragazzi di V elementare con il racconto di Luca e Matteo vogliono capire cosa pastori e magi hanno saputo intuire in quei segni per divenire veri testimoni di fede accogliendo Gesù nel proprio cuore. Davanti a quel bimbo si sono inginocchiati per adorarlo forse ancora ignari che quell’incontro li avrebbe cambiati per sempre.A proposito di cambiamenti... Ne sa qualcosa Bruce, il protagonista di “Una settimana da Dio” alle cui vicende i ragazzi di I media, i prossimi cresimandi, si appassionano sin da subito. Per una settimana Bruce prenderà il posto di Dio godendo di superpoteri che però gli faranno perdere la testa e il cuore e soprattutto non lo metteranno al riparo dalle conseguenze della condizione imposta da Dio stesso: il rispetto della libertà dell’uomo.Bruce arriva a sprofondare nella disperazione quando si vede ri utato dalla sua  danzata e dinanzi a tuttidalle comunitài disastri determinati dalla sua incauta e egoistica condotta (troppo pericoloso non tenere uniti libertà e responsabilità!) restituisce a Dio ogni potere e apprende a sue spese che il vero miracolo è provare ogni giorno ad essere il meglio di se stessi, il migliore Bruce possibile. Anche per lui valgono quelle regole scelte per diventare grandi e non solo grossi e, tra tutte, quella di non rassegnarsi, non perdere di vista la vera bellezza e ancor più di dialogare con Dio rivolgendosi a lui con una preghiera dettata dal cuore e capace di chiedere non solo per sé e di farci scegliere (il) bene.MARIELLAdalle comunitàpag.19


































































































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