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Marzo 2016Forum Giovani MGS“Faccio nuovetutte le cose”Domenica 28 febbraio 2016, presso l’Istituto S. Ambrogio di via Copernico, a Milano, si è svolto l’annuale appuntamento del Forum Giovani MGS, dal titolo “Faccio nuove tutte le cose”.dall’ispettoriaÈ tre anni che partecipo a questo evento ed è sempre molto formativo, perché è come se, ogni volta, consegnasse quei semini di cui ha bisogno il cuore che, Lui lo sa, se innaf ati come desiderano, porteranno frutti di bene non solo per la mia vita, ma anche per quella delle persone che mi stanno accanto, soprattutto i giovani.In questo Anno Giubilare il tema della misericordia è stato centrale: siamo partiti da una testimonianza di Matteo Rupil, salesiano, dell’Ispettoria Salesiana Italia Nord Est, giovane per i giovani, non vedente, intrecciata a quella dei suoi genitori, umili testimoni d’Amore.Matteo ci ha raccontato la sua vita, partendo dalla nascita, quando gli è stato diagnosticato un glaucoma, che avrebbe portato alla cecità, passando dalla sua esperienza con il Mondo Salesiano, no alla scelta di seguire Gesù.Egli ha parlato della scoperta del Piano d’Amore di Dio per sè attraverso le gioie e i dolori che il Signore ha donato alla sua vita; ci ha manifestato il suo grande nodo, il buio, la perdita totale della vista, in prima superiore: la costante presenza di qualcuno che lo aiuti, la scelta della facoltà accademica e di unfuturo come diplomatico impossibile da realizzare per un non vedente.Matteo ci ha fatto comprendere come il Signore si fa presente nella nostra vita con un Disegno su misura per noi e ce lo ha raccontato attraverso la Misericordia. Gli è stato chiesto come avesse incontrato la Misericordia di Dio, vi riporto le sue parole: “La Misericordia nella mia vita l’ho sperimentata attraverso l’incontro nei miei nodi, nei luoghi meno belli della mia vita, quando, con umiltà, ho chiesto aiuto, Qualcuno è entrato e mi ha detto INSIEME CE LA FACCIAMO; perché è proprio lì, nel mio groviglio di nodi, nel mio buio, in cui ho bisogno di sentirmi amato e proprio lì sono amato di più”.Sono parole che nelle mie meditazioni sono risuonate spesso e mi danno la consapevolezza del mio desiderio di incontro con Gesù, attraverso la Verità del Cuore. La sua testimonianza è stata accompagnata dagli interventi dei genitori. Abbiamo conosciuto una mamma e un papà umili e coraggiosi che, senza esitazioni, sono stati gli occhi di Matteo e si sono messi in cammino per accompagnarlo nella crescita. La giornata, dopo questa testimonianza, è continuata con la visione del Recital dei Salesiani di Nave dal titolo “Alla corte di Re-Stauro. Nei nodi del tuo arazzo ti attende il tuo Re”. Tra gli spunti di ri essione mi è risuonata una parola: INCONTRO. Un incontro fatto di due parti, una delle quali, il Re, è sempre in attesa del mio arrivo, af nché io possa dargli il “permesso” di “sciogliere un nodo del mio arazzo per farvi orire un ricamo”.Sono tornata a casa colma di provocazioni che riprendo un po’ per volta, per conoscere sempre più a fondo l’in nita Misericordia del Signore che mi fa ammutolire e innalzare una preghiera di ringraziamento.Carla G.dall’ispettoriapag.9