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Marzo 2016“Stiamo lavorando per voi noi”dall’ispettoria2° INCONTRO RAPPRESENTANTI DI CLASSEIl 25 febbraio a Milano, si è tenuto il secondo incontro per i rappresentanti di classi del triennio delle scuole di Lecco, Varese e Milano Bonvesin.Dopo il saluto di sr Virginia Villa e un breve momento di preghiera guidato da sr Simona, il dottor Sangalli Stefano, ha dato inizio alla mattinata formativa.Il tema della giornata era la responsabilità: una responsabilità che deve portare all’azione concreta. Essere rappresentante infatti è una grande responsabilità, che consta di doveri ben precisi, come saper creare un buon clima tra i compagni, individuare chi ha bisogno di aiuto ed essere discreto nel gestire le dinamiche della classe.Il dottor Sangalli ha richiamato la  loso a di Maurice Blondel che sosteneva che l’azione nasce dalla “volontà volente” unita alla “volontà voluta”. Nell’azione il rappresentante si mette in gioco e la sua s da è cambiare le cose vecchie in cose nuove. Questo concetto è stato trasmesso attraverso una divertentissima canzone.Dopo questa parte teorica, ci siamo messi a lavorare concretamente. L’obiettivo della giornata era esercitarsi per dare vita ad un’azione concretacapace di modi care il contesto scolastico in cui viviamo, tenendo presenti i soggetti coinvolti, o da coinvolgere, e tutte le variabili che potrebbero presentarsi. Così, divisi per scuole, ci siamo messi al lavoro con entusiasmo, serietà e con la certezza che anche se ci sono regole da rispettare, la scuola non è solo un edi cio, ma è fatta dagli studenti, che sono quindi capaci di renderla un luogo accogliente e stimolante con le loro azioni e la loro collaborazione. Concretizzando i nostri lavori ci siamo attenuti ad una scheda guida che ci era stata precedentemente spiegata e che prevedeva i seguenti punti: individuare la proposta, la fattibilità, il bene comune, la coscienza comune, i limiti, il piano d’azione e la veri ca.Molte sono state le idee emerse alla  ne della mattinata, tra cui la possibilità di organizzare un sistema di sostegno allo studio grazie alla disponibilità degli studenti grandi, o la proposta di una uscita di due giorni per creare coesione tra tutte le classi attraverso diverse attività. Riportando i nostri lavori in assemblea abbiamo simulato un processo in cui c’era la parte dell’accusa e della difesa. Questo ha permesso un vivace scambio tra di noi e soprattutto un dover maggiormente puntualizzare la proposta per dare le risposte e difendere il nostro lavoro.Tornando nelle nostre realtà eravamo contenti in quanto avevamo qualcosa di concreta da poter proporre e mettere in pratica per il bene comune della nostra scuola.Gli organizzatori dell’incontro possono ritenersi più che soddisfatti, sapendo che anche quest’anno il percorso di formazione è stato utile e pro cuo.I Rappresentanti di Varesepag.8dall’ispettoria


































































































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