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Ottobre 2016
                                                                        Settembre 2017












                                                                                               dall’ispettoria














       pastorale come capacità di sinergia (superare          consapevoli  che  è  necessaria  una  flessibilità  che
       l’individualismo delle azioni per convergere insieme),   renda possibile il distacco da tutto ciò che impedisce
       ma anche  come capacità di destrutturazione  per       di essere segno di comunione nella diversità.
       trasformare le nostre comunità educanti in comunità    Nell’incontro  che abbiamo avuto a Milano, Papa
       di speranza, comunità gioiose che vivano le difficoltà   Francesco ci ha ricordato che “Lo sguardo di fede è
       come opportunità e cerchino di riconoscere  l’attuale   capace di riconoscere la luce che sempre lo Spirito
       situazione come tempo di grazia. Comunità in cui ci    Santo diffonde in mezzo all’oscurità… La nostra fede
       si impegna a vivere in profondità la spiritualità  del   è sfidata a intravedere il vino in cui l’acqua può essere
       Sistema preventivo, sentendosi  corresponsabili  del   trasformata, e a scoprire il grano che cresce in mezzo
       rifiorire del carisma.                                 alla zizzania” (EG n. 84).

       “Noi dobbiamo avviare processi, non occupare  “… Cose nuove e cose antiche”
       spazi”                                                 si  intrecciano nel cammino che si  apre davanti a
       ci ha detto Papa Francesco in Duomo il 25 marzo scorso,   noi: siamo chiamati a guardare alle necessità nuove
       “perché la realtà ci interpella ad essere nuovamente   della  Chiesa, del mondo, dei giovani,  a non essere
       un po’ di lievito e un po’ di sale”. E il processo che   stanchi ripetitori di modi di  agire del passato,  ma  di
       abbiamo avviato è quello della Risignificazione che    lasciarci provocare coraggiosamente dalle gravi sfide
       ci conduce  al centro della  nostra vita consacrata,   sociali, culturali, religiose  che dobbiamo  affrontare,
       all’autenticità della vita carismatica per esprimerla in   senza nascondere il nostro tesoro carismatico, ma
       modo profetico nell’oggi.                              mettendolo a frutto per il regno di Dio.
       La  strada su cui  andare  è quella  che  parte dalla   È una chiamata a rinnovarci  radicalmente.
       consapevolezza che “il servizio educativo compie un    Custodiamo nel cuore la genialità di Spirito Santo di
       salto di qualità quando  passa dalla  prima  persona   Don Bosco e di Madre Mazzarello, che hanno saputo
       singolare alla prima persona plurale” (E. Castellucci,   guardare in alto e in avanti, perché allenati all’orizzonte
       Generare la fede, generare una vita di fede) e per noi   delle grandi verità della storia, del pensiero umano e di
       significa, in questo processo, coinvolgimento di tutte   quella Parola che li ha resi segni dell’amore di Dio per
       e di tutti per poter risignificare la nostra vocazione, la   i piccoli, per i giovani del loro tempo.
       comunità, le relazioni, il tempo, la missione.
       Stiamo vivendo in un momento storico complesso in cui  Buon  anno  pastorale  a  tutti,  nella  fiducia  e
       non sempre è facile intuire e capire come procedere e  nella speranza!
       quali sono le opere che dobbiamo cambiare o adattare,
       a volte anche lasciare.                                                            L’Ispettrice
       Ci è richiesto di far diventare il discernimento uno stile                   Sr Maria Teresa Cocco
       di vita, un impegno costante per accogliere la novità
       dello Spirito Santo, che a volte comporta forti cambi di
       visione e di strutture e a volte solo piccoli passi. Siamo





       dall’ispettoria                                                                             pag . 3
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