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Febbraio 2017con le sorelle, la sua identità di educatrice salesiana, nello spirito del ‘da mihi animas’, con la certezza che attraverso ruoli diversi cati e complementari, tutte cooperiamo alla salvezza dei giovani”. Quindi siamo, a vita, in missione e possiamo  no all’ultimo respiro collaborare alla salvezza e alla gioia dei giovani e della sorelle. “La gioia che hai dipende dalla gioia che dai”.Sr Anna Nizzola“A questo momento di condivisione serale sulla missione FMA sono stata invitata anch’io, nonostante sia “alle prime armi” in quanto neoprofessa. È stato bello per me ascoltare e lasciarmi interrogare dalle esperienze delle sorelle che hanno partecipato insieme a me all’incontro e poter condividere la gioia di essermi donata al Signore. Dopo aver raccontato un pochino di me, con semplicità ho condiviso anche la consapevolezza che mi aiuta a superare tante paure: nonostante io abbia ancora “tutto da imparare”, so che il Signore mi ama e mi sostiene nel cammino, facendomi capire dove sbaglio e mostrandomi la strada da seguire. Con la certezza della grazia del Signore che mi precede, ho condiviso la gioia di camminare “con la sola forza dell’amore” insieme ai giovani, incontro a Lui.Sr Beatrice SchullernOra la parola passa a due giovani che hanno vissuto insieme a noi questa settimana:“Una settimana di gioia perché mi sono sentita accolta come credo ognuno vorrebbe esserlo nella propria casa, alternando tempi insieme a tempi personali. In questa accoglienza è stata centrale e vivi cante ladall’ispettoriarelazione con il Signore, Colui che può amarci e unirci come nessun altro su questa Terra.Sono stata colpita dalla luce che rifulgeva dal volto e dalle parole delle suore che ho incontrato in questa settimana, soprattutto quando si rivolgevano a noi giovani spesso di loro spontanea volontà.I momenti forti della nostra convivenza sono stati al mattino e alla sera. Al mattino con Messa, Lodi e Colazione; alla sera con Vespri, Cena e Serata insieme fatta di canti, confronti, lectio,  lm, testimonianze di Missione Cristiana, Veglia vocazionale e Adorazione eucaristica. Al termine mi spiaceva un po’ lasciare tutto questo, ma ogni gesto d’amore ricevuto va a sua volta donato per renderci davvero felici”.Mariantonietta“Ho colto la settimana vocazionale in via Timavo come un’occasione per fermarmi e guardare il cammino che sto percorrendo con il gruppo giovani; in realtà, non è stato semplice perché le giornate a lavoro sono state molto impegnative, ma ho cercato di sfruttare i vari momenti a cui ho potuto partecipare e, nonostante la fatica, n’è valsa la pena. Questa settimana è stata anche l’opportunità di festeggiare e conoscere di più Don Bosco (per no alcune suore dicono che ci sia sempre qualcosa da scoprire su di lui!) che rimane un fondamentale punto di riferimento nella mia vita spirituale e lavorativa. Come in altre occasioni, ho anche sperimentato che le suore mantengono sempre molto vivo lo stile di Don Bosco, in particolare l’accoglienza e la capacità di leggere e comunicare direttamente al cuore. Per tutto questo, dopo la settimana, mi sento ricaricata e ho un nuovo slancio per continuare il cammino”Cristinadall’ispettoriapag.5


































































































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