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Febbraio 2017COMUNITÀ DI SONDRIO - SCUOLA DELL’INFANZIA3 giorni di festa per Don BoscoIl ricordo della festa di San Giovanni Bosco appena conclusa, è ancora fresco; l’allegria che sempre contraddistingue le case salesiane negli ultimi giornidi gennaio rimane nel cuore a lungo. Anche nella nostra scuola dell’infanzia, dedicata a Maria Enrichetta Viganò, questo momento si colora di allegria giochi e momenti di ri essione.dalle comunitàI festeggiamenti iniziano venerdì 27 gennaio con i giochi e le gare in stile “Giovannino”. Quattro le squadre in gara: Mamma Margherita, Giovannino, Magone e Giullari. La prima s da è la corsa dei sacchi: i grandoni hanno attraversato il salone incitati dai compagni e dalle insegnati, qualcuno si dimostra un saltatore davvero provetto! Arriva poi il momento di una tipica attività del giovane Giovannino: la camminata sul lo; noi ci accontentiamo dell’asse di equilibrio.Tutte le fasce d’età si cimentano nella prova, alcuni piccoli ci stupiscono per la loro agilità e sicurezza. In ne il tiro alla corda: ed ecco anche le insegnanti non resistono allo spirito di allegra competitività e partecipano fra le risate e le grida di incitamento dei bambini.La nostra festa continua lunedì 30 gennaio: i bambini vedono alcuni spezzoni del dvd “Il ragazzo del sogno”; la ri essione continua nelle proprie sezioni raccontando alcuni episodi della vita di Giovannino. Ed ecco arriva il tanto atteso giorno 31 gennaio. La mattinata vede i bambini impegnati nella drammatizzazione delle scenette sulla vita di Giovannino. Abbiamo anche un pubblico d’eccezione il nostro direttore don Giacinto. Cominciano gli azzurricon la rappresentazione dell’episodio in cui Giovanni rovescia l’olio, poi i gialli rappresentano il sogno dei nove anni; in ne i verdi che propongono la s da di Giovannino con il saltimbanco. Al termine premiazioni dei giochi svolti venerdì. Ogni squadra vince una coppa e una medaglia speciale. Al pomeriggio ci rechiamo tutti in Chiesa S. Rocco per la preghiera: sono invitati anche i genitori e i nonni. Al termine merenda “salesiana”: pane e salame.La giornata di festa alla scuola dell’infanzia è conclusa, ma alcuni bambini partecipano con le loro famiglie ad un momento di preghiera con l’eccezionale partecipazione del Cardinale Daniel Sturla (salesiano) venuto a trovare la comunità salesiana di Sondrio. Così queste tre giornate di preparazione declinate in vari momenti e in differenti attività hanno permesso alle insegnanti ed alle suore di avvicinare i bambini alla festa che più di ogni altra caratterizza fortemente le nostre comunità. Per tutti coloro che si sentono in qualche modo “salesiani” la festa di S. Giovanni Bosco è il momento che ci richiama ai nostri ideali più profondi, alle scelte di vita che abbiamo compiuto (suore, preti, cooperatori); all’impostazione che caratterizza il nostro fare educativo (insegnanti, educatori, animatori, catechisti) e che ci fa sentire tutti più vicini e partecipi alla nostra comunità.Oggi siamo qui in questa scuola ed in questa comunità solamente grazie a San Giovanni Bosco, alle sue opere ed al suo insegnamento. Per questo abbiamo il dovere di trasmettere il suo messaggio ai nostri bambini, non solo durante la sua festa, ma sempre attraverso ogni nostro atto o parola: “l’educazione è cosa di cuore”. Grazie San Giovanni Bosco in te abbiamo l’esempio di un amore grande e “sperperato” ogni giorno.TI VOGLIAMO BENE.pag.34dalle comunità