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Gennaio 2017COMUNITÀ DI SAN DONATO M.SE - SCUOLA SECONDARIA 1^ GRADOCiò che inferno non èUna ri essione prima della gita a Palermo.In preparazione al viaggio di istruzione a Palermo, il prof. Gorgone ha chiesto ai ragazzi di 3^C di scrivere una breve ri essione su ciò che inferno signi ca per loro, dopo aver selezionato alcune frasi signi cative dal romanzo di Alessandro D’Avenia.Tra tutti i contributi abbiamo scelto di pubblicare quella che mostra una particolare intensità.Inferno, il lamento di agnelli accerchiati dai lupi, agnelli che scappano in cerca di sopravvivenza, agnelli che vanno nelle strade sbagliate di una città, agnelli che per un attimo diventano lupi suonando ad una porta e scappando, ma quando il lupo rabbioso uscirà dalla propria porta i falsi lupi saranno già̀ nel proprio ovile. Questo è inferno: far rumore, far arrabbiare la gente... e per cosa?Semplice: per puro divertimento.Inferno è quando ti portano nella brutta strada, quando sei sottomesso al capo, capo che in realtà non è nessuno, anzi solo un debole che si fa gioco dell’agnello che è dentro di noi, lo stesso agnello che af igge “il capo”.Inferno è guerra tra nemici, inferno è giudicare gli altri, puntare il dito facendo la  gura del vigliacco. È questa la nostra generazione, generazione che si basa su persone che con il tempo hanno sofferto, perso qualcosa, hanno abbandonato i propri sogni, la loro vita, la loro gioia lasciandosi alle spalle tutto e farsi aprire il varco dell’INFERNO.Marco Cassanidalle comunitàpag.18dalle comunità


































































































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