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Gennaio 2017Suor Anselmina ha dato personalmente e ha lasciato in eredità a noi tutte famiglie adottive un grande esempio di totale disponibilità verso il prossimo. Il suo stile di vita semplice e laborioso, tra i vari segni, si è concretizzato anche in una scuola di educazione (conversazioni sul sistema educativo) che ci trasmetteva nei vari momenti di comunità, dal semplice stare in refettorio ai vari viaggi effettuati insieme.Il suo motto era “non rompere nessuna relazione con alcuno, tieni sempre i contatti, anche se fosse un debole  lo che unisce alle altre persone: le consorelle, il mondo esterno, gli amici lontani”.Questo è ciò che suor Anselmina auspicava: che anche noi famiglie adottive mettessimo in pratica non solo l’educazione dei bambini dall’infanzia all’adolescenza, ma anche uno stretto rapporto – per nulla scontato - con i  gli divenuti adulti, perché l’educazione e il buon esempio si attuano e rinvigoriscono in ogni istante della vita, continuamente.Carissima zia Anselmina, come tutti noi ti chiamavamo: non ti dimenticheremo mai. In  n dei conti siamo solo piccole gocce in un mare immenso, piccoli semi su una terra scon nata. Ma ci teniamo a dirti, come tu ci sei stata sempre ad accompagnarci nei vari momenti di bisogno, che noi siamo qui. Alcuni dove li hai lasciati, altri che si sono mossi con le proprie gambe nel mondo. E se un giorno saremo capaci di portare qualche buon frutto, sarà anche merito di quanto tu hai seminato con la tua bontà.dalle comunitàLì nel Paradiso avrai sicuramente incontrato alcune mamme e papà che ti hanno preceduto.Un abbraccio da tutti noi e dalle nostre famiglie.Oscar, Paolo, Mariuxi, Maria Esperanza con la piccola Melody, Paul, Michelangelo, Dario, Angelica e i suoi tre  gli, Margherita con le sue tre  glie, Francesco, Roberta, Natali, David, Pacci (Belgio), Nadia e fratello (Germania), Erika, ecc...dalle comunitàpag.17


































































































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