Page 3 - news-70
P. 3
Aprile 2016In questo rendimento di grazie mi inserisco anch’io:• Esprimo un grazie particolare a sr Virginia, nella sua qualità di Vicaria ispettoriale, non solo per le parole che mi ha appena rivolto, ma anche per aver organizzato in unità con le consigliere residenti e con l’intero consiglio questa giornata che è stata un vero pellegrinaggio di misericordia e di grazie;• ringrazio tutte voi che siete presenti per questa giornata giubilare di famiglia e di festa: grazie perché la vostra vita parla di misericordia e nella misericordia costruisce giorno dopo giorno la comunione, che per sua natura accoglie in sé la logica pasquale. Vi ringrazio perché ricominciate a varcare ogni giorno la porta santa dell’educazione “per promuovere vita e vita in abbondanza”;• consentitemi un grazie speciale a tutte le sorelle che non hanno potuto essere qui per motivi diversi e in particolare alle sorelle anziane o ammalate che si sono unite a noi col cuore, nella preghiera e nell’offerta.Questo mio grazie è espresso da un simbolo che abbiamo portato all’offertorio: IL BALSAMO DELLA MISERICORDIA che è un boccettino di vero nardo profumato, che abbiamo fatto arrivare dalla Terra Santa.Sappiamo dal Vangelo che è assai prezioso - al tempo di Gesù una libbra costava 300 denari - ed è per questo che ne doniamo un boccettino per comunità e non ad ogni sorella. Questo unguento profumato ci riporta a Betania, dove l’amore e la misericordia superano didall’ispettoriamolto i codici sociali e la miseria. Giovanni nel Vangelo ci dice “E la casa si riempì di profumo”. Il profumo non è il pane, non è il vestito, non è necessario per vivere. Ma è l’eccedenza, il di più, come il vino a Cana; è la tenerezza, è la misericordia donata e ricevuta, la bellezza, la gioia del costruire insieme lo spirito di famiglia.E il “profumo effuso” dall’unguento di nardo non si improvvisa, non è un gesto occasionale, è un cammino, è una fedeltà, è un incontro vivo con l’Eucaristia, è l’umile consapevolezza che tutti saremo liberati solo dal perdono, è una continua risposta nella concretezza dei gesti, degli atteggiamenti, delle scelte. Anche nelle fragilità e nel peccato che spesso feriscono la nostra umanità, il Signore porta il profumo della vita, della resurrezione, della fraternità, della pace e chiede a ciascuno di noi di continuare questo progetto, di aprirsi all’Altro.Versiamo questo balsamo nella nostra comunità e nella comunità educante: sarà un aiuto a lenire le fatiche del costruire comunione e anche la nostra casa si riempirà di profumo.Ancora una volta, Grazie!Suor Maria Teresa Coccodall’ispettoriapag.3