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Aprile 2016PAROLA AL PAPÀ...Stazione di Lecco, domenica ore 18.00. In arrivo il treno da Milano. Sto aspettando mia  glia di ritorno da un week-end al GrADO: gruppo adolescenti proposto dalle Figlie di Maria Ausiliatrice.Arriva il treno, scendono, eccole: Bea, Arianna, Martina e Suor Chiara. Stanche sicuramente, ma nei loro occhi vedo la felicità di chi ha trascorso un  ne settimana insolito, frutto di attività ricreativa, giochi, ri essioni, preghiera e tanta condivisione.Non credo di essere retorico se penso che la loro felicità mi grati ca e so di aver fatto la scelta giusta nell’af dare mia  glia ad una scuola salesiana dove Bea viene accolta e coinvolta in attività che arricchiscono la mente e l’anima, aiutando a crescere nel vero clima salesiano promesso da Don Bosco, pronti a vivere il quotidiano con intensità. Grazie a tutti!!papà Aldo SalaEsercizi giovani - “Mi fido, resto in ascolto”Mi chiamo Noemi, sono al secondo anno di università e studio restauro. Ho partecipato per la prima volta agli esercizi spirituali di Bibbiano in preparazione alla Pasqua, un’esperienza nuova ma non del tutto sconosciuta: al liceo, infatti, seguivo il gruppo di GS di Comunione e Liberazione, ragazzi di tutta Italia che a Rimini si ritrovano per vivere insieme il Triduo.dall’ispettoriaEsperienze intense ma molto diverse.La prima cosa che mi ha colpito è stata l’accoglienza spontanea e naturale delle ragazze e delle suore, sentirsi parte di un gruppo è sempre una gioia per me e con loro è stato semplice... mi ha sbalordito perché non conoscevo nessuno eppure avevano già condiviso con me quell’amicizia che le univa. Un ottimo inizio!Volevo vivere appieno quei tre giorni che precedono la Pasqua, giorni che non sono come gli altri. Ho sempre trovato il Triduo come uno “schiaffo” dalla realtà, dove mi allontano dalle mie abitudini per capire cosa accade veramente e, soprattutto, mi mette di fronte al rapporto che ho con Dio.Abbiamo vissuto insieme dei momenti comunitari, di allegria e festeggiamenti, altri invece di silenzio, meditazione e preghiera. Silenzio e preghiera... sono questi i momenti in cui faccio più fatica. Non tanto per mantenere un clima raccolto ma perché, nel momento in cui son sola e incomincio a pensare si crea in me una grande confusione, tante domande e pensieri sul rapporto che vivo, sulla mia fede, su ciò che il Signore vuole da me e mi blocco. Durante gli esercizi abbiamo parlato dell’importanza di stare dentro a ciò che accade anche se non lo capiamo. “Non è tempo di capire, ma di comprendere” ha detto don Alessandro il Venerdì Santo “E lo possiamo fare solo  dandoci”. Ecco la chiave di svolta,  darsi!All’inizio degli esercizi suor Simona ci ha posto tre domande:1) Come entro in questi esercizi spirituali?2) Come esco, con quale impegno, con quale cambiamento?3) Io mi  do di Dio?pag.14dall’ispettoria


































































































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