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Maggio 2017Dio non agisce mai senza il concorso della persona; è una chiamata ad aprirsi ed a cooperare all’azione trasformatrice di Dio, in modo che tutta la propria vita sia guidata dallo Spirito.Per il Salesiano Cooperatore, questo “aprirsi e cooperare” signi ca realizzare nella propria vita i valori evangelici descritti nel Progetto di Vita Apostolica. Si diventa veramente Salesiano Cooperatore quando tali valori, caratteristici del buon cristiano e dell’onesto cittadino, con gurano la propria mentalità, le proprie motivazioni di fondo, i propri atteggiamenti e comportamenti; quando, in sintesi, l’identità ideale espressa nel Progetto di Vita Apostolica, diviene identità reale, vissuta in umile sincerità dalla persona. Tale vocazione è originale nei suoi tratti caratteristici, è ricca nei suoi contenuti, è impegnativa nelle sue esigenze.La chiamata del Signore ad essere Salesiano Cooperatore, però, non implica il fatto che uno possegga,  n dall’inizio ed in modo maturo, tutte le caratteristiche che essa richiede; non vuol dire neppure che uno viva pienamente e coerentemente tutte le implicazioni che essa comporta. Per rispondere coerentemente a questa chiamata è necessaria una solida formazione.Oltre che sull’importanza di una solida formazione si è ri ettuto sulla necessità, per l’apostolo, di mantenersi aggiornato e dinamico. La cultura attuale, infatti, lancia continuamente nuovi interrogativi e s de. La Chiesa, guidata dallo Spirito, offre nuovi stimoli nella dottrina, nella prassi pastorale e nella vita spirituale.L’esistenza di un uomo, di una donna percorrono fasi diverse con problemi e opportunità sempre nuovi; dunque, non ci si può mai considerare de nitivamente formati.dall’ispettoriaLa formazione è un processo permanente di rinnovamento. Questi principi generali e le relative indicazioni operative hanno, dunque, un’unica  nalità: portare il Salesiano Cooperatore a comprendere la ricchezza della sua vocazione per aiutarlo a rispondere alle s de che il mondo, e particolarmente i giovani, pongono alla fede cristiana ed alla missione salesiana. Tali principi costituiscono, inoltre, un importante riferimento per tutti coloro che, nell’Associazione, hanno responsabilità formative.In ne si è ri ettuto che per raggiungere questi obiettivi è necessaria un’adeguata maturità umana ed una buona apertura culturale (dimensione umana), l’approfondimento della fede (dimensione cristiana), l’opzione educativa ed apostolica nello spirito di Don Bosco (dimensione salesiana). Queste tre dimensioni costituiscono l’impianto strutturale su cui si regge l’iter formativo, in consonanza con quanto indica la Christi deles laici”.(vd. Introduzione Orientamenti)L’album di famiglia si è arricchito di una nuova esperienza. Ognuno ha maturata la convinzione che oggi l’impegno per un’adeguata formazione è indispensabile per il bene della persona, per il futuro dell’Associazione ed anche per l’incidenza dell’azione apostolica; questa risulta signi cativa solo se è sostenuta dalla testimonianza ed illuminata da adeguate motivazioni.La Celebrazione eucaristica, a conclusione dell’evento, nel Santuario della Madonna di Pompei ha segnato la ricchezza dell’esperienza di spiritualità e di Famiglia salesiana.Sr Elena Cavalieredall’ispettoriapag.7


































































































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