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Maggio 2017Queste ri essioni sono state favorite dal clima di rispettoso silenzio e raccoglimento che abbiamo mantenuto a lungo durante la giornata e dai luoghi suggestivi e carichi di signi cato per chi conosce Madre Mazzarello.È stato bello stare davanti alla  nestrella di Maìn, pregare nella cappellina, guardare il paesaggio dalla cascina della Valponasca, leggere nella sua cameretta le lettere che scriveva ormai come Madre: i luoghi parlano, soprattutto nel silenzio.Culmine della giornata è stata la Via Crucis serale in cui abbiamo percorso, aiutate dai giovani di Azione Cattolica della zona, il cammino che Gesù ha fatto con la croce in spalla, incontrando le grida della folla, donne piangenti, volti spossati, tante cadute e sofferenze. Se siamo disposte a seguire Gesù dobbiamo accettare anche (e soprattutto) questo, consapevoli però che mai verremo caricate di un peso che le nostre spalle non saprebbero sopportare. Il nostro Venerdì Santo si è concluso con questa certezza, ma anche con ladall’ispettoriasperanza che non  nisce tutto con la morte.Speranza che è centrale nel Sabato Santo: tutto è in silenzio, il Signore è morto ed è morto per davvero. Ma la speranza è quella di Maria, donna del silenzio per eccellenza. Lei rimane sotto la croce e senza pronunciare nemmeno una parola, ascolta ciò che Gesù le dice, contempla il mistero che ha davanti e custodisce tutto nel suo cuore. Abbiamo ri ettuto su quanto sia dif cile, ma immensamente bello stare sotto la croce come Maria: sapere, come lei, stare in silenzio, abbandonarsi alla volontà di Dio e credere che non sia  nito tutto.Oltre ai momenti di ri essione, di silenzio e di confronto con le FMA che ci hanno accompagnato durante questi giorni, immancabili sono stati anche i giochi e i momenti di semplice e allegra compagnia che hanno reso la nostra esperienza ancora più ricca e “salesiana” sotto ogni punto di vista!La Comunità di Mornese ci ha accolte e ospitate con gioia, rendendo davvero concrete le parole che la direttrice ci ha ricordato al momento dei saluti  nali: “Mornese è la casa di tutti”... noi ne abbiamo fatto esperienza!Tra noi poi si è creato subito un bel clima: nonostante non ci conoscessimo tutte e fossimo diverse per tanti aspetti, abbiamo camminato insieme guardando alla stessa Luce.I nostri Esercizi si sono conclusi con il cuore colmo di gratitudine, con alcune risposte e tante nuove domande, perché si sa: per chi è in cammino le domande cambiano... ma non si esauriscono mai!Margherita e Valeriadall’ispettoriapag.5


































































































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