Page 24 - news81
P. 24

Aprile 2017tutti uniti dalla voglia di vedere il Santo Padre.Le ore lì trascorse sono state allietate grazie a moltissimi animatori attraverso canti, balli e slogan degli oratori. Tra i presenti anche il comico Giacomo Poretti del trio Aldo ,Giovanni e Giacomo che ha raccontato la sua esperienza di ragazzo “Cresciuto in oratorio” e in ne il cantante Van De Sfroos. E’ stato proiettato un  lmato delle zone terremotate del centro Italia,sostenendo il progetto della Caritas ambrosiana “Casa del futuro”. E dopo aver lanciato il tema del prossimo Grest “Dettofatto” sulla meraviglia del creato,è arrivato il momento. Un boato di felicità ha accolto il Papa insieme ad un coro che incitava “Francesco”. Successivamente alla lettura del brano del Vangelo di Luca sull’Annunciazione, al Santo Padre sono state poste alcune domande da un cresimando, una coppia di genitori e da una catechista. Confessando di aver già preparato le risposte,ha consigliato per prima cosa di ascoltare e seguire i propri nonni,come guide spirituali poiché “hanno la saggezza della vita” mantenendo così saldo, il nostro rapporto con la fede.Alla domanda, poi,dei genitori su quali parole usare con i  gli “per trasmettere la bellezza della fede” senza essere banali,noiosi o peggio autoritari, ha invitato a ridiventare  gli e ricordare le persone che hanno aiutato loro a credere:dal parroco alla famiglia. “I nostri  gli ci guardano continuamente, osservano e apprendono. Sono molto intuitivi e capiscono al volo qualsiasi situazione familiare bella o brutta che sia”. “Le parole se le porta il vento, ma quello che si semina nel cuore rimane per sempre”.Ai catechisti ha ricordato di educare all’armonia dei tre linguaggi: intelletto, cuore e mani, e per rendere armonica l’educazione occorre utilizzarli tutti e tre insieme.In ne ha lanciato una s da “Chiedetevi: «Nella vostradalle comunitàscuola, nel vostro quartiere, c’è qualcuno o qualcuna al quale o alla quale voi fate beffa, voi prendete in giro perché ha quel difetto, perché è grosso, perché è magro, per questo, per l’altro? Pensate. E a voi piace fargli passare vergogna e anche picchiarli per questo? Pensate. Questo si chiama bullismo. Per favore, per il sacramento della Santa Cresima, fate la promessa a Gesù di mai fare questo e mai permettere che si faccia nel vostro collegio, nella vostra scuola, nel vostro quartiere. Capito?». E un grande sì da far tremare gli spalti è arrivato subito in risposta.E’ stata una grande emozione incontrare Papa Francesco! le sue parole semplici e dirette arrivano al cuore. Siamo stati veramente contenti che i ragazzi che seguiamo nella catechesi abbiano potuto vivere questa meravigliosa esperienza!I catechisti di Arnate e MICLa parola ai ragazziCiao sono Marta una cresimanda del 2017. Il giorno 25 Marzo insieme ai miei amici e alle catechiste ci siamo recati al San Siro, per l’incontro con Papa Francesco, è stato un pomeriggio pieno di gioia ed emozioni. Quello che mi ha colpito di più è stato l’arrivo del Papa e quando ci ha chiesto: “promettetemi di scon ggere il bullismo in ogni luogo”.Penso che con la buona volontà e l’aiuto di Dio, questo si possa realizzare.Un grazie a tutti.Marta TassoneIl momento emozionante è stato l’ingresso del Papa poiché ho capito che sarebbe stato un evento indimenticabile. Le coreogra e dei balli, sono statepag.24dalle comunità


































































































   22   23   24   25   26