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Febbraio 2017“Mi sento solo quando...”, “la solitudine è... l’indifferenza, l’assenza di partecipazione, il disinteresse, l’adeguarsi al pensiero degli altri”.I bambini sono passati attraverso le loro solitudini, l’indifferenza che ognuno prova sulla propria pelle, hanno iniziato però a credere che prima o poi qualcuno che sta dalla loro parte arriva o già è vicino senza esserne consapevoli. “Io credo...” “credere signi ca sostenere ciò che penso”, “io ti credo, non sei solo!”. Quel qualcuno arriva come un dono prezioso per la loro crescita, per la loro vita, per non farli sentire soli e condividere gioie e dolori.La classe terza è stata seguita da Irene Lonati. Tema dello spettacolo: fermarsi a guardare più da vicino, la conoscenza dell’altro.“...In una remota regione c’è un piccolo paesello fatto di persone, ma attenzione, tra i suoi abitanti, per unodalle comunitàstrano caso, nessuno vede al di la del proprio naso, ognuno si crede il più bello, il più intelligente, il più simpatico, il più potente ed oltre il proprio naso non vede proprio niente; non esiste nemmeno la stretta di mano, non esistono feste ne celebrazioni, tutti parlano tra se e se, non esiste il tu soltanto l’io e il me”.Irene ha lavorato sulle dinamiche relazionali nel gruppo, prendendo spunto dall’idea che è dif cile vedere da lontano, ma se a poco a poco mi avvicino all’altro posso scoprire mondi fantastici di cui ignoravo l’esistenza o che non avevo visto bene. “Io da vicino ho visto due occhi marroni e brillanti, ho visto delle guance morbide, ho visto una faccia simpatica, ho visto un amico”...“Al di la del proprio naso c’è un mondo da scoprire non lasciamocelo sfuggire”:In questa giornata di festa le tre classi si sono alternate sul palco per presentare il lavoro creato; presenti tutti i genitori pronti ad applaudire i loro piccoli attori.Non è stata la classica rappresentazione teatrale, ma la presentazione di tante voci narranti che esprimevano pensieri, emozioni, paure e dove i bambini hanno potuto raccontarsi in modo libero, simpatico ed emozionante.Un grazie speciale quindi alla Scuola e ad Alice, Irene e Valentina per avere fatto conoscere ai nostri bambini il mondo fantastico del teatro.Anna, una mamma della Scuoladalle comunitàpag.13


































































































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