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Dicembre 2016Hiccup, il ragazzino attorno al quale si sviluppa la trama del lm d’animazione “Dragon Trainer”, nel tentativo di avvicinare il drago (l’apparente nemico), tiene il con itto basso e cerca di risolvere la situazione in positivo, utilizzando soprattutto il linguaggio non verbale (offre qualcosa al drago, si disarma, etc.).Alla luce di questi esempi, i rappresentanti sono stati chiamati ad analizzare, divisi in quattro gruppi, due differenti situazioni di con itto (relative alla vita scolastica) che potrebbero emergere durante le assemblee di classe: tutti i ragazzi, nelle loro ri essioni, sono partiti dalla necessità di comunicare e di confrontarsi tra loro per giungere, solo in un secondo momento, a una propositività intesa come soluzione del problema che implichi anche una certa progettualità atta a evitare che possano insorgere i medesimi con itti in futuro.Al termine dell’incontro, il dottor Sangalli, ricordando che il con itto esiste e non può essere nascosto (come dimostrano moltissime canzoni che parlano di tale argomento e come afferma lo stesso Papa Francesco: «Il con itto non può essere ignorato o dissimulato. Dev’essere accettato»), ha invitato i presenti a cercare di trasformare ogni situazione di contrasto in un’opportunità di crescita sia personale sia (soprattutto) di gruppo poiché, utilizzando ancora una volta le parole del Ponte ce, «se rimaniamo intrappolati nel con itto, perdiamo la prospettiva, gli orizzonti si limitano e la realtà stessa resta frammentata. Quando ci fermiamo nella congiuntura con ittuale, perdiamo il senso dell’unità profonda della realtà».Af nché i con itti all’interno della classe (e non solo) diventino costruttivi, il dottor Sangalli ha lasciato agli studenti presenti un piccolo vademecum.associazioni• In primo luogo, in caso di litigio, non bisogna attaccare la persona, ma il problema: spesso, infatti, alla base del contrasto c’è la voglia di prevaricare e, per questo, non ci si concentra sulla problematica che ha innescato la situazione, ma su vicende irrisolte o, ancora peggio, su tentativi di vendetta; il rappresentante di classe, dunque, ha una responsabilità in più, cioè quella di riportare tutte le dinamiche che può assumere una situazione di con ittualità al reale problema da affrontare.• Una seconda regola importantissima è quella secondo la quale si deve cercare di vincere insieme all’altro poiché, soprattutto in un gruppo classe, la vittoria deve essere vantaggiosa per tutti.• Gli ultimi tre consigli sono particolarmente interdipendenti perché chiedono che il processo di risoluzione del problema non venga nascostamente bloccato, ma sia affrontato grazie alla collaborazione, cioè discutendo in modo diretto, onesto e assertivo e cercando di tenere in considerazione le necessità degli altri, ossia attraverso lo sviluppo di una certa empatia.L’incontro si è concluso con l’ascolto della canzone Girotondo di Fabrizio De André, nella quale si ri ette sul tema della guerra, intesa come massima conseguenza di una serie di con itti non risolti in modo costruttivo: è bene che i rappresentanti tengano presente questo insegnamento in ogni occasione, af nché cerchino sempre di trovare una soluzione ai contrasti che emergono nella classe ed essi non degenerino in situazioni peggiori.La prossima giornata formativa per i rappresentanti proseguirà giovedì 23 febbraio 2017.associazionipag.15