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Dicembre 2016CIOFS SCUOLARappresentanti... di +Il 17 novembre 2016 si è tenuto a Milano, presso l’Ispettoria Lombarda Sacra Famiglia, il primo corso di formazione Rappresentanti... di +. Per chi, perché, come... alla luce dei quattro principi dell’Evangelii Gaudium, destinato agli studenti rappresentanti di classe, del Consiglio di Istituto e della Consulta provinciale dei tre Istituti superiori della regione Lombardia (Milano, Lecco e Varese).associazioniQuesto primo incontro vuole mettere in evidenza l’importanza del ruolo civile, civico e “politico” che questi ragazzi sono stati chiamati a ricoprire. Per tale ragione, il dottor Stefano Sangalli, relatore della mattinata, è partito dal messaggio dell’Evangelii Gaudium, con cui Papa Francesco ci invita a operare da cristiani nella società, forse riprendendo l’idea di Don Bosco, secondo la quale è necessario vivere da “buoni cristiani e onesti cittadini”, ove le due realtà si compenetrano al ne di garantire il bene comune. Papa Francesco, infatti, nel capitolo IV dell’Esortazione Apostolica, ci ammonisce: «Ricordiamo che “l’essere fedele cittadino è una virtù e la partecipazione alla vita politica è un’obbligazione morale”. Ma diventare un popolo è qualcosa di più e richiede un costante processo nel quale ogni nuova generazione si vede coinvolta. È un lavoro lento e arduo che esige di volersi integrare e di imparare a farlo no a sviluppare una cultura dell’incontro in una pluriforme armonia».Alla luce di queste parole, risulta evidente che anche i rappresentanti di classe, in piccolo, dovrebbero serbare nel loro cuore il sogno grande di costruire qualcosa, in particolare una comunità, un gruppo classe che funzioni e nel quale, contrariamente a quanto descritto da Niccolò Fabi nella canzone “Haperso la città” (ascoltata e analizzata durante l’incontro), non “perdano i sogni e, con essi, la comunità, la voglia di aiutarsi e il ato per parlarsi”.Ancora una volta Don Bosco ci illumina con il suo esempio, dal momento che ci insegna, attraverso il suo fortissimo senso civico, a capire le necessità della classe (o, più generalmente, del gruppo) e partire da queste per costruire una comunità nella quale, per utilizzare di nuovo le parole del Papa: «la dignità della persona umana e il bene comune stiano al di sopra della tranquillità di alcuni che non vogliono rinunciare ai loro privilegi».Per raggiungere tale obiettivo, però, è fondamentale imparare a gestire il con itto e quelle incomprensioni che sono inevitabili all’interno di un gruppo di persone che sono diverse e interpretano le varie situazione da molteplici punti di vista. Il dottor Sangalli ha proposto due spezzoni tratti da due pellicole cinematogra che differenti per permettere ai rappresentanti di classe di ri ettere sulle metodologie attraverso le quali si possono affrontare i con itti: nel primo caso William Bill Foster, protagonista di “Un giorno di ordinaria follia”, provoca i due sudamericani che lo minacciano e utilizza parole piuttosto dure e taglienti; nel secondo caso, invece,pag.14associazioni