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Luglio 2016IntervisteI cuochi, i volontari e le suore sono i “grandi” che stanno “dietro le quinte” dell’Oratorio Estivo. Lasciamo ora la parola a questi scenogra e registi, esempi di generosità per tutta la comunità.dalle comunitàCUOCHICome c i si sente a dare da mangiare a così tanti bambini? Come dei supereroi?Proprio come dei supereroi no, però ci fa molto piacere anche il fatto di sentire da parte dei ragazzi giudizi positivi. Ci sentiamo soddisfatti quando lo sono anche i ragazzi perché signi ca che il nostro lavoro è apprezzato e di questo siamo orgogliosi. (Claudio, cuoco)Non siamo supereroi, siamo solo contenti se i bambini mangiano tutto! (Guido, il “capo”)Che c osa ti piace di più del tuo servizio di cuoco?Il contatto con i ragazzi e i giovani. (Claudio)La compagnia che abbiamo qui in cucina e in oratorio. (Guido)Qual è il piatto c he preferisci cucinare?Una bella pasta al ragù! (Claudio)Pasta al ragù, ma un giorno faremo un referendum per la pasta al forno. (Guido)VOLONTARICosa vi spinge a venire qui e a lavorare con impegno e costanza tutti i giorni durante l’Oratorio Estivo?L’amore per il nostro oratorio, perché da piccola quando venivo qui c’erano tante persone che si occupavano di me. Adesso sento che anche io posso restituire quello che a suo tempo ho ricevuto. (Federica)Mi piace stare con i bambini e condividere bei momenti con loro, sapendo che abbiamo sempre da imparare gli uni dagli altri. (Nory)Il desiderio di essere come gli animatori che, quando ero piccola, mi hanno trasmesso l’amore per i bambini. (Giulia)pag.14dalle comunità