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Giugno 2016COMUNITÀ DI SONDRIOFesta della scuola21 MAGGIO 2016- Domenica mi sono svegliata con un simpatico motivetto nella testa “pace è una parola che mi piace”. È uno dei molteplici ricordi, che mi sono rimasti impressi della recita di sabato pomeriggio al teatro Don Chiari. Protagonisti della storia dal titolo signi cativo “I colori della pace” sono stati i bambini della scuola dell’Infanzia Maria Enrichetta Viganò.dalle comunitàCollaborando alla realizzazione dei costumi di scena, ho avuto il grande privilegio di poter partecipare al “dietro le quinte” vestendo i piccoli attori. Questo mi ha permesso di poter osservare, con occhio attento, líevolversi della preparazione dello spettacolo. Poter vedere i bimbi emozionati che si calano gradatamente nella parte a loro assegnata È stato per me un grande privilegio. Sotto le direttive delle insegnanti ed insieme ad alcune mamme si è cominciato a far indossare ad ognuno il proprio costume. Magicamente dai camerini sono sbucate delle allegre matite colorate. I bimbi ìgrandiî indossavano delle tutine di raso ed un cappellino di cartoncino che ricordava proprio la punta della matita. Girando un attimo la testa, ho visto uscire dal camerino adiacente degli eleganti girasoli. Le bimbe avevano tra i capelli dei cerchietti adorni di  ori e delle tunichette giallo sole. Nel frattempo dallíaltra parte del teatro si travestivano le streghette, con i loro lunghi mantelli neri. Qualcuno mi chiamava dal palco. Bisognava far loro indossare i grandi cappelli a punta! Precipitandomi al tavolo dove erano stati dispostiordinatamente, noto la precisione con cui ognuno aveva spillato il proprio nome, tutti erano decorati differentemente con del tulle rosso, viola o nero.Mentre i più piccoli aspettavano silenziosi sulle seggioline il loro momento, con le maestre cercavamo di dare gli ultimi ritocchi sistemando le corolle colorate che adornavano il loro piccolo collo. “Mamma della Melinda”. Mi sono voltata e ho sorriso. È una cosa buf ssimaealtempostessotoccantesentirsichiamare in questo modo. Ti fa comprendere la percezione del mondo che hanno i bambini. Già, perchè per loro, io sono questo, semplicemente la mamma della loro amichetta! E mi accorgo di quanto questi bimbi siano cresciuti e di come il tempo li abbia cambiati. Loro e probabilmente noi, i genitori.Per ingannare l’attesa ho chiesto ai grandi di parlarmi della recita. In preda allíentusiasmo ciascuno ha cercato di raccontarmi, a suo modo, quello che avrebbero fatto di lÏ a poco sul palco.pag.36dalle comunità


































































































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