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Giugno 2016Al termine della celebrazione, Don Maurizio ci prepara al Giubileo della Misericordia. Le condizioni ci sono tutte. Davanti alla porta santa rinnoviamo la nostra fede, la nostra preghiera per il Santo Padre ma, soprattutto, ci lasciamo abbracciare dalla tenerezza misericordiosa del Padre ed entriamo, avvicinandoci all’altare per concludere nel silenzio orante e carico di intenzioni e di desideri, il nostro Giubileo.Abbiamo davanti a noi l’urna del Beato Carlo Gnocchi: sacerdote ambrosiano, educatore dei giovani, cappellano degli Alpini, eroe della solidarietà, Padre dei mutilatini, Angelo dei bimbi, precursore della riabilitazione, imprenditore della carità, profeta del dono d’organi. Leggiamo con attenzione la scritta posta alla destra dell’altare, che ci richiama una simile espressione di Don Bosco: “Altri potrà servirli meglio ch’io non abbia saputo e potuto fare. Nessun altro, forse, amarli più ch’io abbia fatto”.Si celebra quest’anno il 60° anniversario della sua morte.I due volontari, che ci hanno condotto  n lì, hanno condiviso commossi questa nostra indimenticabile esperienza e ci hanno testimoniato che “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”.Il ritorno in Comunità è segnato da espressioni visibili di gioia e di sincera gratitudine!Esercizi Spirituali in casaNei giorni 8-12 giugno siamo in 12 a vivere, in casa, gli Esercizi Spirituali. La sala “Maìn” si trasforma in cappella accogliente e decorosa. Don Enrico Mozzanica celebra per noi ogni giorno l’Eucaristia e, con le suedalle comunitàomelie, ci ricarica e ci rinnova nella spiritualità e nella salesianità. Dice, tra le tante altre cose belle, che la nostra Congregazione è una “multinazionale” della santità e i numeri gli danno ragione!Sr Erta Cigolla, ci presenta Madre Mazzarello, riportando fatti e parole per noi inediti, partendo da alcune pericopi del Vangelo di Luca, che illumina alcuni aspetti della sua spiritualità. Sr Anna ci accompagna e ci organizza nei vari momenti, aiutandoci a pregare e a cantare con tutto lo slancio e il fervore di cui siamo capaci. Il giorno 11 giugno riceviamo il sacramento dell’Unzione degli Infermi. Si uniscono a noi altre sei sorelle della Comunità. È un momento forte di grazia e di fede, vissuto intensamente, insieme. Ne siamo riconoscenti al Signore e ne usciamo rinnovate nella  ducia e nella certezza di essere dentro all’abbraccio misericordioso del Padre.Domenica sera concludiamo con l’ultima istruzione di Sr Erta dal titolo: “Siate pronte... con le lampade accese” e con le espressioni della più sincera gratitudine alla Direttrice, Sr Emilia Musatti che ha voluto per noi questi giorni e a tutte le persone che hanno collaborato per la loro concreta realizzazione. Una di noi scrive: “Sono stati giorni veramente ricchi di grazia, molto ben organizzati, nella durata, nella modalità di preghiera, nella scelta delle persone. Ci siamo sentite predilette e amate! E parte di una Comunità che amiamo. Il “grazie” si fa preghiera riconoscente e auspicio di altri, anche brevi momenti, di partecipazione a tutto ciò che è e fa la nostra Comunità”.Le sorelle del 1° piano Via Timavo - Milanodalle comunitàpag.27


































































































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