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Giugno 2016noi il lasciarci amare da Lui e amare perché, alla  ne, tutti saremo giudicati per l’amore che avremo donato e l’unica ricchezza che possederemo sarà proprio quella che avremo donato... Chiesero a Don Milani. “Ma lei crede in Dio?” lui rispose: “No, io non credo in Dio, io lo amo!”.Il simbolo consegnato alle festeggiate è stato un croci sso da tavolino, segno della misericordia di Dio che ci ha amato  no alla morte e alla morte di croce e continua ad amarci rinnovandoci in ogni istante di vita. Un secondo momento felice e conviviale è stato quello di ritrovarci insieme a tavola in un ambiente, il refettorio dell’ex noviziato, tutto addobbato a festa con estrema cura e raf natezza!Menù ben preparato, piatti ben serviti, clima molto disteso e sereno condiviso con i laici che hannodalle comunitàcontribuito alla bella riuscita della festa nell’allestimento di splendide composizioni  oreali, nel servizio fotogra co, nell’accoglienza, nella cucina e nel servizio a tavola.E che dire della fantasia creatrice di stornelli e rime regalatici dalle suore con arguzia e simpatia?Un sentimento sorge spontaneo dal cuore, il sentimento della gratitudine che si fa gratuità dentro una bella comunità in cammino, animata con passione e spirito salesiano da Sr Carla, regista e arte ce, con tutta la comunità, di questa bella festa!A tutte quindi l’augurio di una vita lieta, serena e bella, una vita che si lascia rinnovare, in ogni sua stagione, dall’autore della Bellezza, della Verità, della Bontà: Gesù Cristo!Sr Armida Spadadalle comunitàpag.21


































































































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