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Giugno 2016COMUNITÀ DI CINISELLO BALSAMO - RONDINELLADecolla l’oratorio estivo della svoltaQuest’anno, nelle dif coltà, la parrocchia San Pietro Martire del quartiere Crocetta è riuscita a fare molto di più del passato.dalle comunitàCinisello Balsamo (Milano), 12 giugno 2016 - «Fare di necessità virtù», si dice.Quest’anno la parrocchia San Pietro Martire del quartiere Crocetta a Cinisello è riuscita a fare molto di più, trasformando quel che poteva essere un ostacolo alle attività estive dell’oratorio in un’inedita e lungimirante opportunità per il rione più popolare e multietnico della città. Lunedì mattina si aprirà l’oratorio estivo che per la prima volta non si svolgerà nella sede dell’oratorio Emmaus di via Canzio, dove da mesi è attivo un centro di accoglienza per migranti, ma nella sede della scuola Sardegna, tra i popolosi palazzoni nel cuore del rione.«Diciamo “che bello” dinanzi a tante novità – sottolinea suor Daniela, che coordina le attività dei giovani nel quartiere -. Perché siamo più vicini al cuore del quartiere e questo siamo certi offrirà l’opportunità a molti ragazzi di scendere da casa e unirsi a noi. Che bello perché abbiamo una nuova sede ampia e ricca di servizi, che spesso i ragazzi già conoscono perché si tratta della loro scuola. E perché riusciamo aorganizzare il nostro oratorio estivo, ma anche a dare ospitalità a chi è senza terra».Suor Daniela insieme a un gruppo di volontari sta lavorando da giovedì alla preparazione della scuola e ne è entusiasta. «Mi sono spiaciute le polemiche politiche delle scorse settimane, per questo abbiamo pensato di sottolineare quanti sono i motivi per dire: Che bello». A pensare a loro 12 giovanissimi volontari e quasi una ventina di adulti coordinati da Imma Mancino, che per 7 settimane dovranno garantire ai ragazzi momenti di svago e di comunità. Questo è già di per sé un record. Perché negli anni scorsi l’oratorio estivo si concludeva con circa 130 iscritti, quest’anno gli organizzatori sono sicuri di coinvolgere molti più ragazzi. Tra loro tanti stranieri, del resto il quartiere ormai conta circa il 30 per cento di stranieri. Cinesi, africani, sudamericani. Tra loro anche molti africani di religione musulmana.La scuola, per loro rappresenta un ponte tra le religioni in grado di favorire l’integrazione. «Non sappiamo ancora quanti saranno i musulmani, ma al doposcuola e ai corsi di chitarra sono sempre molti, segno che l’integrazione si fa concretamente con il lavoro sul campo», sottolinea suor Daniela «Quest’anno il tema scelto dalla Fom è “Per di qua” - racconta la coordinatrice -. Un tema che si ispira all’esodo e che per tutti noi è sinonimo di un viaggio. Ci aiuterà a capire meglio le ragioni di chi viene da noi. I nostri ragazzi hanno già conosciuto gli ospiti dell’oratorio Emmaus, sentito le loro storie e compreso che chi fugge è perché spesso non ha alternativa».Tratto da “Il Giorno” 12 giugno 2016pag.16dalle comunità