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Giugno 2016di siccità... direte voi: “Ma cosa sono tre settimane senza pioggia!”. Ebbene, con il sole equatoriale che ci ritroviamo e le condizioni proprie della città, tre settimane sono un inferno! La gente va in giro con la testa e la faccia coperte da magliette o asciugamani o qualsiasi capo di vestiario si trovi a portata di mano; la polvere delle strade semi asfaltate diventa come una nebbia che brucia gli occhi e la gola... sembra quasi diessereneldesertodelSahara!Adognimodoè scoppiata un’epidemia di congiuntivite piuttosto forte. Nel giro di pochi giorni la maggior parte dei bambini delle scuole ne erano affetti e in un batter d’occhio l’hanno portata a casa ai genitori!Nel nostro ostello, un pomeriggio una ragazza è venuta a casa con gli occhi rossi e dopo due giorni mi sembrava di essere circondata da 35 “Caron demonio dagli occhi di bragia”!Anche le signore del corso di economia domestica (le mamme per l’appunto) venivano a lezione con gli occhiali da sole per proteggere gli occhi arrossati e mi sembrava di entrare in discoteca e non nella classe, perché tenevano gli occhiali anche a lezione per non impressionarsi a vicenda con la visione degli occhi rossi. Le cliniche erano allo stremo con le medicine anticongiuntivite, tanto che ad un certo punto hanno cominciato a distribuire paracetamolo (la Tachipirina) perché non c’era più nient’altro!!! Così le ragazze che non erano riuscite ad avere le gocce, si facevano gli impacchi con acqua bollente e sale! “Ma siete impazzite!” - faccio io - “Ce l’ha detto la mamma” - dicono loro....ah, beh, se l’ha detto la mamma fate pure....ed in effetti sono guarite.Dopo due settimane di epidemia, le scuole della città con l’internato hanno mandato tutti gli studenti a casa per non diffondere ulteriormente la malattiadalle missionied anche noi, un week-end dove c’era il lunedì di vacanza, abbiamo spedito tutte le ragazze e fatto una disinfezione a tappeto degli ambienti e... risultato... la signora che collabora con noi all’ostello si è alzata il mattino dopo con un occhio rosso... ed anche una delle nostre maestre si è unita alla discoteca con gli occhiali da sole!Noi suore l’abbiamo scampata lavandoci continuamente le mani e non toccando gli occhi anche se ci facevano prurito. Alla  ne sono arrivate le piogge ed hanno lavato via tutte le malattie.Ma, dovete sapere, anche quando piove qui da noi succedono i disastri. Non mi riferisco solo al fatto che i  umi straripano facilmente e tutto si allaga... ma al fatto che scoppiano altri tipi di epidemie!!! Con gli acquitrini, le zanzare pullulano e pare che alle Isole Salomone tutti i tipi di zanzara abbiano trovato il loro habitat ideale. Quindi le cliniche si riempiono di malati di malaria, dengue e zica, l’ultima arrivata. Per non parlare delle varie in uenze e febbri che gli sbalzi di temperatura portano con se’.Nell’ultima stagione delle piogge abbiamo avuto una recrudescenza di diarrea, che ha fatto delle vittime tra bambini e neonati. Le acque si infettano, anche quelle dei pozzi aperti. In alcune zone la gente beve ancora l’acqua dei  umi o ci lava biancheria e stoviglie. I  umi che attraversano la città sono altamente inquinati, ma l’ignoranza in proposito è ancora molto alta.Molte persone sono abituate, nel proprio villaggio dove ovviamente l’inquinamento è quasi inesistente, ad usare le acque dei ruscelli e venendo a vivere in città non vedono la differenza.La rete idrica cittadina non è ancora stata adattata all’aumentato numero degli abitanti e così ci si arrangia.pag.10dalle missioni


































































































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