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Gennaio 2016ricevuto abbracci e baci inaspettati, dicono che: “Il volersi bene si costruisce. E’ dire “ti sento” un contatto di pelle, un abbraccio, un bacio.” (E. de Luca)PADOVA (giorno 26/12/15).Siamo arrivati a Padova dopo circa 4 ore di viaggio, siamo stati accolti nella “Casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice”. Ho scelto il verbo “accogliere” perché così è stato, abbiamo trovato una tavola piena di bevande, le suore erano contente di averci lì!Dopo una breve pausa, inizia il nostro “giro turistico”. Ci siamo divisi in gruppi, ci saremmo ritrovati poi la sera. Padova è una città bellissima, piena di portici, signorile dalle piazze suntuose e grandi. Dopo un breve giretto per i mercatini siamo arrivati davanti alla Basilica di Sant’Antonio.Siamo entrati e tutti abbiamo fatto una preghiera, ognuno a modo suo, ognuno con le proprie parole... La cena è stata un altro momento molto bello, eravamo stanchi sì, ma non abbastanza per rinunciare alla cena! Abbiamo mangiato presso “l’Istituto Don Bosco”, pizza per tutti quanti!Nonostante la stanchezza, i nostri ragazzi la forza per ridere e rincorrersi non la perdono mai! Dove si dorme? Dobbiamo dormire?! Ahahahah, fosse per loro non si dormirebbe mai. Si riparte con il pullman e dopo un’oretta di viaggio giungiamo a Conegliano, siamo ospitati dal “Collegio Immacolata Opera”. “Finalmente si dorme”, dico io, “Che sbatti, bisogna dormire!” mi risponde una ragazza. Fatto sta che intorno alla mezzanotte la maggior parte di noi è crollata nel sonno più profondo. Sveglia alle 8.30, colazione e si riparte! La meta è Venezia.VENEZIA (giorno 27/12/15).Le prime cose che mi vengono in mente sono freddo, freddo e freddo. In effetti faceva freddissimo, nebbia, tanta nebbia... ma a noi non ci ferma nessuno!Ci dividiamo ancora per gruppi e parte il nostro secondo giro turistico per questa meravigliosa città.Alcuni ragazzi rimangono a bocca aperta, quasi tutti non avevano mai visto Venezia. Incontrano la Bellezza, e come tutti quando la incontriamo, non troviamo le parole giuste per dire quello che si prova. “La bellezza è l’immagine che vedete in voi se chiudete gli occhi e il canto che sentite se serrate le orecchie, la bellezza è la vita quando svela il suo volto santo” (K.Gibran).Anche i nostri ragazzi sono bellezza. Avranno apprezzato? Avranno capito che questo viaggio è stato organizzato appositamente per loro?Queste sono le domande che molto probabilmente ognuno di noi si è posto. Io credo proprio di sì, l’ho letto nei loro sorrisi, nel loro silenzio dentro la Basilica di Sant’Antonio, nel loro rincorrersi, nel loro giocare insieme a pallone.La mia suora dice sempre “Noi seminiamo, seminiamo tantissimi semi... qualcosa sicuramente lì resterà”. Penso spesso a queste parole “Seminare”, “Insieme”... le parole sono molto importanti, seminiamo insieme e seminando insieme... beh, seminando insieme si vince!Ringraziamo tutte le Case che ci hanno ospitato e accolto, Stefano (l’autista del pullman e quindi anche lui compagno di viaggio), le Suore, gli educatori e i ragazzi per questa bellissima esperienza!!!Miriam Mourid (Servizio Civile MGS)dalle comunitàdalle comunitàpag.35


































































































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