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Gennaio 2016a Firenze, lo scorso anno, a cui egli ha preso parte. Anche in questa occasione noi Volontari del Servizio Civile siamo coinvolti e con interesse accogliamo diverse provocazioni forti sulle quali sarà necessario confrontarci fra di noi per poi renderle vive nel nostro quotidiano. La capacità comunicativa di Cupini è determinante per tenere sveglia la nostra attenzione in questa prima mattina uggiosa, ma soprattutto risveglia il nostro sguardo intorpidito sul mondo che ci circonda.E’ molto diretto nel dire che il nostro presente è un tempo inedito che ha poco a che fare col passato. Per affrontare le s de nuove della contemporaneità non si possono più riadattare gli schemi di vecchio stampo, anzi, bisogna “rinascere” facendosi forza delle grandi risorse e potenzialità della gioventù. Gli stravolgimenti della società dovuti all’inserimento di nuove culture e stili di vita hanno come conseguenza un processo di “meticciato di civiltà”, citando il Cardinale Scola.Per questo all’interno della Chiesa si auspica un’ apertura e una sensibilità sempre maggiori verso le periferie che non sono solo i quartieri non integrati o il terzo mondo ma anche semplicemente le persone che stanno fuori dalla Chiesa, fuori dalle nostre comunità, sempre tentate a chiudersi in loro stesse.Padre Angelo poi sottolinea l’importanza dei gesti profondamente simbolici di cambiamento che Papa Francesco sta mettendo in pratica sul modello del vero messaggio evangelico che il mondo anela: la Chiesa ha bisogno di avvicinare il prossimo, di sporcarsi le mani, di uscire come il buon Pastore a recuperare le pecore lontane per rinnovarsi. Queste considerazioni sono condite da Cupini anche da provocazioni che poidalle comunitàle suore nel pomeriggio discuteranno.Ciò permette a noi di intuire nuovi dettagli della vita in comunità delle suore che vogliono mettersi in discussione per essere sempre più aperte ai cambiamenti, attente ai bisogni del mondo d’oggi, capaci di misericordia come il Padre.Questo momento condiviso segna per noi, un accesso privilegiato nel cuore pulsante della realtà in cui viviamo il nostro volontariato e per questo possiamo dirci ancor più pronti a riprendere alla grande la realizzazione del nostro Progetto: A Scuola Attiva-Mente!I Volontari del Servizio Civile Marco, Stefano, Sara, Alma, Vanesa con Sr Rosadalle comunitàpag.23


































































































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