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Aprile 2017COMUNITÀ DI CINISELLO BALSAMO - ORATORIO RONDINELLAE voi,che cosa cercate?dalle comunitàSe vi dicessero che 60 adolescenti per 2 giorni hanno ri ettuto sul tema della preghiera, voi ci credereste? Ve lo diciamo noi, e dovete crederci! Dovete crederci perché oggi non è facile parlare della preghiera e di Gesù, non è facile proporre agli adolescenti di usare 48 ore del loro tempo per fermarsi, farsi domande, cercare, ri ettere, conoscere Gesù. Ma se David M. Turoldo ci dice che la preghiera è il discorso più urgente noi non potevano rinunciare al tentativo di proporre questo tema per il ritiro di Quaresima dei ragazzi del biennio e del triennio. E ce l’hanno fatta. Ce l’abbiamo fatta!La visione del  lm “Risorto” (2016), fatta nei giorni prima di partire, è stata utile per introdurci al ritiro durante il quale abbiamo scoperto che Gesù non è poi così lontano: la sua GRINTA, la sua ETERNITA’, il suo SERVIZIO e la sua UMILTA’ sono così vicine a noi da non poter fare a meno di prenderle come esempio per la nostra vita.Abbiamo imparato che possiamo vedere la preghiera come qualcosa di “semplice” se riconosciamo poche semplici regole che la caratterizzano: è un rapporto interpersonale, è sempre alla presenza dello spirito,“ringraziare” è la strada più semplice, è un’esperienza d’amore e di umiltà, è silenzio e ascolto, luogo tempo e corpo sono fondamentali ma, soprattutto, dobbiamo ricordarci che bastano 18 secondi della nostra giornata per dire il Padre Nostro, la preghiera che Gesù ci ha lasciato.Eppure non ci siamo accontentati di queste regole. Abbiamo osato. Dopo una serata di giochi e Corrida, ricordando i campi estivi, ci siamo alternati in una “nottata” di veglia e adorazione.Fino all’una di notte ci siamo inginocchiati, pregando e cantando, di fronte a Gesù.Abbiamo assaporato nel concreto cosa voglia dire STARE con Lui, pregare. E forse nel profondo del nostro cuore abbiamo chiesto a Gesù di aiutarci a restare sempre con Lui.Non so se siamo tornati cambiati rispetto a quando siamo partiti. Sicuramente siamo tornati, da cristiani, con qualche consapevolezza in più su cosa signi chi seguire Gesù e dedicare del tempo alla preghiera. Sicuramente in questi due giorni trascorsi al Convento di Sonico, dove ormai ci sentiamo a casa, più per le persone che ci accolgono che per il luogo, abbiamo messo in pratica le parole del nostro Papa:“Gesù è il Signore del rischio, è il Signore del sempre “oltre”. Gesù non è il Signore del comfort, della sicurezza, della comodità. Per seguire Gesù, bisogna avere una dose di coraggio, bisogna decidersi a cambiare il divano con un paio di scarpe che ti aiutino a camminare su strade mai sognate e nemmeno pensate, su strade che possono aprire nuovi orizzonti, capaci di contagiare gioia, quella gioia che nasce dall’amore di Dio, la gioia che lascia nel tuo cuore ogni gesto, ogni atteggiamento di misericordia”.Giulia Crippadalle comunitàpag.19


































































































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