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Gennaio 2017tipi di educatori e le varie modalità di essere, non solo di fare, l’educatore e qui ci ha proposto una serie di “categorie” nelle quali ognuno poteva identi carsi (osservatore, team leader, propositivo,...) mostrandoci come sia importante l’omogeneità e la cooperazione di un gruppo.Come Samuele ci ha sapientemente mostrato, molte volte costruiamo dei bellissimi contenitori, l’aspetto esteriore d’incontri, ritiri o altre proposte educative sono “impacchettate” benissimo e forse, a volte, questi pacchetti mostrano delle debolezze di contenuto.dalle comunitàOra, un buon “Cooperative Working” deve sapere costruire anche sapienti e semplici (che non vuol dire banali) contenuti perché tutto abbia equilibrio, praticità, ma soprattutto concretezza. Sfruttando le qualità e i carismi di ciascuno appartenente al gruppo educatori sarà fonte di guadagno e ricchezza per i ragazzi.Dopo la formazione, un momento di convivialità... ma non è  nita qui! Di solito uno crede che con pranzi o cene si concludano questi incontri formativi... e invece no!Noi siamo andati avanti. Già, infatti una questione in sospeso è rimasta: chi salviamo e chi portiamo sulla nostra navicella? Dopo cena ci siamo ritrovati a discutere, partendo dalle risposte dei vari gruppi di lavoro, insieme su chi portare sul fantomatico pianeta. Un ulteriore lavoro di squadra e di gruppo, più ingrandito (infatti da 7 siamo passati a 70), ma dove abbiamo dovuto ancora discutere sulla questione spinosa. Alla  ne sette siamo riusciti a salvarli.Una domanda forse vi sorgerà: avete scelto tutti gli stessi?Se avevate scelto personaggi diversi come siete arrivati a una conclusione unitaria?E qui si nasconde il segreto e ultimo insegnamento del prof... quando si è disposti a perdere qualcosa, allora si vince.Qualcuno ha sicuramente dovuto rinunciare ad una sua scelta, per far spazio a quella degli altri e questo ci insegna che l’umiltà vince sempre e non solo ci permette di collaborare in maniera pro cua, ma addirittura potrebbe salvare il mondo.Stefano Pasetto, Educatoredalle comunitàpag.25


































































































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