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Luglio 2016del confronto con i compagni di avventura. E questa esperienza è stata davvero una grande prova per alcuni dei bambini che, seppur con qualche lacrimuccia, l’hanno saputa superare. Per questo possiamo dire che sia stata un’importante esperienza di crescita per loro.Anche la regola di utilizzare i telefoni solo per brevi comunicazioni a casa, è stata una fatica che però li ha ripagati: loro stessi si sono sentiti più liberi di socializzare e di osservare la natura, senza la tentazione di adorare il piccolo schermo del loro cellulare.Altro momento importante della giornata era poi il gioco serale con balli, giochi in scatola, pazzeschi giochi in inglese oppure la caccia al tesoro all’aperto che si concludeva con una buona parola ed una preghiera per augurare a tutti una buona notte.Nel corso del turno delle medie il tempo è statu un po’ più variabile, sebbene ci abbia permesso comunque di tuffarci, come i bimbi delle elementari, nelle piscine dell’AcquaSplash, un parco acquatico nel bresciano, e di addentrarci nelle miniere di S. Aloisio o di lanciarci con le carrucole della miniera avventura di Collio. e sebbene ci fosse una grande nebbia, di domenica siamo pure riusciti a spingerci no alle sette crocette, mèta panoramica per una tranquilla escursione.L’esperienza si è conclusa con uno spettacolo molto carino - Mary PoppinsLa rappresentazione ha visto i bambini e poi i ragazzi cimentarsi nei dialoghi e nei balli del famoso spettacolo. I genitori erano stupiti, insieme a noi educatori per le emozioni che i ragazzi hanno saputo trasmetterci e farci vivere .associazioni“Escursionisti per passione.”Se però vogliamo parlare di camminate, sentieri, racchette da montagna, fotogra e, silenzi, ri essioni e luoghi stupendi da ammirare, dobbiamo raccontare l’avventura degli “Escursionisti per passione.” Sono stati sei giorni intensi, a contatto con la natura; una scelta impegnativa che solo una quarantina di ragazzi coraggiosi avrebbe potuto fare.Si andava a letto presto la sera per poi essere scattanti di buon mattino al seguito di Carlo, la nostra attentissima guida, nonché volontario del soccorso alpino. Il sentiero non sempre era semplice da affrontare e chi più, chi meno i ragazzi si son dovuti confrontare con i propri limiti.Perché la montagna è una scuola di vita: aiuta a comprendere quali siano le cose indispensabili e quali invece siano pesi inutili che portiamo nel nostro zaino, nel nostro corpo, nel nostro cuore.associazionipag.9