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Marzo 2016Gli anziani, invece, ci hanno regalato una collanina con un ciondolo di creta fatto con le loro mani; i bambini hanno commentato così: “Anche se la forma di alcuni ciondoli è irregolare, è comunque perfetta perché è stata fatta con il cuore”. Un signore, ospite della RSA, ha anche consegnato ad ogni classe due uova di Pasqua fatte da lui con polistirolo e tessuto.Nella seconda parte della mattinata, le due classi sono state divise; un gruppo di bambini è rimasto nella grande sala ad intervistare gli anziani, l’altro gruppo, invece, ha visitato i diversi nuclei all’interno dei quali ha incontrato le persone che non erano potute essere presenti durante il momento iniziale.I momenti che hanno colpito molto i bambini sono stati: • L’intervista:unabambinahadetto:“Hoprovatoa fare una domanda ad una signora che purtroppo non poteva rispondere perché, a causa di un ictus, le è stata compromessa la parola. Pur non potendo parlare, lei mi ha sorriso e quel gesto mi ha fattoemozionare e mi sono commossa”.• L’accoglienza: Un altro bambino ha detto: “Nondalle comunitàmi aspettavo che gli anziani ci accogliessero così bene; alcuni di loro hanno saputo esprimere grandi qualità cantando, mostrando i loro lavori e raccontando le loro storie”.• L’incontro:ibambinihannoconosciutoanzianigià centenari; sono rimasti molto stupiti e per loro è stato un grande onore.Quando siamo tornati a scuola, abbiamo dedicato un po’ di tempo alla ri essione e alla condivisione di quanto avevamo appena vissuto e siamo arrivati alla conclusione che per noi questa esperienza è stata davvero importante.Gli anziani, grazie ai nostri sorrisi, hanno potuto ricevere gioia e compagnia e hanno passato una mattinata in allegria; hanno inoltre rivisto in noi la loro infanzia e hanno ricordato momenti, ormai lontani, della loro vita.Noi abbiamo ricevuto alcuni preziosi insegnamenti:• Il primo è L’IMPORTANZA DI FARE OPERE DI BENE NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI per vederlifelici;• Il secondo è IL RISPETTO NEI CONFRONTIDELL’ALTRO, soprattutto se è in dif coltà, se è più grande e se ha qualcosa da comunicarci per il nostro bene.Come insegnante, invece, è stato curioso ma anche molto emozionante vedere il confronto tra generazioni, apparentemente così distanti, ma allo stesso tempo così vicine con il cuore e con la voglia di condividere pensieri, con la curiosità di conoscersi e di stare insieme.Laura Margutti Insegnante Scuola Primaria Melzo in 4^Adalle comunitàpag.37