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Febbraio 2016Scrivo qualche riga sulla mia esperienza di settimana vocazionale salesiana! Innanzitutto dico che è partita con un semplice “si” ...quante volte vorremmo essere come Maria ma non sappiamo concretamente come rispondere il nostro sì? Ecco come ho “deciso” di vivere questa esperienza, dicendo con  ducia quel “si”! A cosa a portato? Solo a DONI!Il dono più grande quello di sentirmi amata da Dio: in primis attraverso l’accoglienza gratuita della comunità di via Timavo! Inoltre ho sperimentato la BELLEZZA di una quotidianità “ordinata” scandita da Preghiera, Allegria e Lavoro. Ricordo vivamente la GRAZIA ricevuta di “non avere più sete”: avevo una forza (che non veniva da me, ma dalla preghiera) che mi ha aiutata concretamente ad affrontare la giornata anche lavorativa con grande pace e serenità senza le solite ansie e preoccupazioni!Un dono speciale sono state le mie guide e compagne di viaggio che hanno condiviso con me il un pezzo del Cammino di Felicità verso l’Amore più Bello!MiriamQuesta settimana è stata bellissima. Insieme alle suore e alle ragazze del gruppo abbiamo condiviso delle forti esperienze di condivisione e di amicizia. Oltre ai momenti di preghiera abbiamo partecipato alla festa di Don Bosco insieme ai ragazzi dei corsi professionali. Grazie a questo momento di festa e in tutta la settimana, si è creato un bel rapporto col gruppo e le suore che si sono dimostrate sempre allegre. Hanno avuto sempre per noi dei consigli da darci. Per me è stato molto costruttivo. Inoltre al pomeriggio ho aiutato Sr Maria Teresa in oratorio: abbiamo realizzato dei cartelloni e con testi e disegni, abbiamo spiegatodall’ispettoriaai bambini chi è Don Bosco. Un grazie alle suore per questa settimana.JessicaNell’ultima settimana del mese di gennaio ho potuto partecipare a una proposta interessante, la settimana vocazione residenziale. Nei giorni prima, quando dicevo ai miei amici che in quella settimana non sarei stata presente a casa, perché avrei partecipato ad una settimana in uno istituto delle suore di Maria Ausiliatrice. Le domande che mi venivano poste erano...Che cos’è la settimana vocazionale? E perché ci vai? La prima domanda è semplice, ho spiegato a grandi linee cosa avrei fatto e come avrei passare le mie giornate. Mentre con la seconda domanda iniziava il vero dubbio per me, perché una ragazza di 19 anni dovrebbe fare un settimana vocazionale? Beh, devo dire che per ri ettere ne ho avuto di tempo sia nelle settimane precedenti, sia nel durante e nel rileggere i miei pensieri la frase più usata è quella di “seguire il proprio cuore, nella ricerca della propria felicità”. Ora posso dire che grazie anche a questa opportunità che mi è stata data, ho potuto fare un passo in più, quel passo di qualità, in quanto sono riuscita a vedere una quotidianità diversa, da un altro punto di vista mi sentivo amata ed è così che voglio vivere nel mio quotidiano. Quindi tornando alla seconda domanda “E perché ci vai?”, Vado perché voglio tracciare il mio cammino verso la felicità cercando di fare un passò in più ogni giorno nel mio quotidiano.Alicepag.4dall’ispettoria


































































































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