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Gennaio 2016e diverse le cose con cui ciascuno lo ha riempito, ma tutti siamo tornati a casa con lo zaino carico di sorprese: relazione nuove e vecchie, scelte, certezze e domande nuove!Gli educatori“On the road”. Questo il titolo di questa esperienza di noi, adolescenti dell’oratorio Sant’Alessandro di Melzo, durante la vita comune in Casa Betania. Proprio il tema del viaggio ci ha accompagnato in questa avventura, in particolare un viaggio molto speciale che per noi ora è la nostra adolescenza, ma nel complesso si riferisce alla nostra vita.Viaggiarestravolgetuttelecertezze,perchécisimette in cammino verso l’ignoto, tutto ciò che sappiamo e ogni parte di noi stessi viene messa in discussione.Si parte attrezzati e pronti a tutto, si sceglie cosa mettere nello zaino e cosa lasciare a casa, se partire da soli o in compagnia e, cosa molto importante, quale strada prendere. Occorre anche una guida per capire bene la natura di questo viaggio, per sapere da dove si parte e dove si arriva. Gli amici sono indispensabili per non sentirsi soli e condividere insieme l’esperienza , la famiglia è la nostra scenogra a che ci fa da sfondo e da cui si può sempre tornare, e poi c’è Dio, che anche se alle volte non è compreso nella lista delle cose indispensabili, si in la lo stesso nel nostro zainetto, perché Lui c’è sempre e ci accompagna ovunque, aspetta solo che ce ne accorgiamo.Intraprendere il sentiero della nostra vita signi ca darle un senso, e diventare pian piano le persone chedalle comunitàvogliamo essere nel nostro futuro. Ci saranno momenti di smarrimento in cui tutto sembrerà in salita, saremo costretti a dei sacri ci e a compiere scelte dif cili, perderemo il sonno per il nostro viaggio, ma proprio per questo ci sono i nostri compagni di avventura a sostenerci e a non farci mai perdere di vista la meta. Questo è vivere, che non è stare fermi e attendere ciò che viene, ma mettersi alla ricerca in cammino e comprendere che la salvezza è nel mare aperto, nelle burrasche, contro i venti avversi, la salvezza è mettersi in gioco, rischiare, conoscere, per costruire pezzo per pezzo il nostro futuro. Prima di partire ognuno di noi sceglie cosa mettere nel proprio zaino, decide se viaggiare da solo o in compagnia e se farsi guidare da qualcuno. Il Signore può essere sia la nostra guida sia un compagno di viaggio, se noi lo vogliamo, e se lo scegliamo siamo consapevoli che non ci lascerà mai soli.Viaggiare stravolge le nostre certezze, è faticoso, richiede sforzi e a volte anche sacri ci, ma partire e viaggiare non signi ca percorrere tanti kilometri, attraversare mari e oceani ma è mettersi in gioco, rischiare, muovendosi dalle proprie certezze per cercare qualcosa di più grande.Partendo, quindi, attraversiamo il con ne tra quello che conosciamo e quello che vogliamo conoscere. Siamo tornati a casa con il nostro zainetto pieno di tutto questo e pronti per continuare il nostro viaggio. “Partire e viaggiare è anzitutto uscire da sé, rompere quell’egoismo che mi fa dire solo io. Partire e viaggiare è andare verso qualcosa, partire e viaggiare è crescere e attraversare ogni tappa della vita”Gli adolescentidalle comunitàpag.31


































































































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