Al centro di questa ultima domenica di Quaresima, il gesto di Maria. Nel suo gesto si rivela un amore gratuito, esagerato fino allo spreco, che riconosce in Gesù il Messia, il Figlio di Dio.
Siamo alla domenica delle Palme: un momento unico nella storia dell’uomo, autentico, come autentica è la settimana che ci prepariamo a vivere per esplodere finalmente nella Pasqua di Risurrezione.
In questa V domenica di Quaresima Ambrosiana scopriamo un Gesù che ama di un amore grande, vero, così umano e tenero da scoppiare in pianto.
Ci stiamo avvicinando alla Pasqua ed entrambe le letture ci spronano a non pensare al passato, a non rimanere aggrappati ai ricordi di un tempo – seppur importanti – ma ad aprirci alla novità della primavera, della vita nuova che in Cristo ogni giorno si rinnova.
Il Vangelo di questa IV domenica di Quaresima ci ricorda che Gesù passa anche nelle nostre vite, ci vede nella nostra verità e ci chiama ad andare, fidandoci della sua Parola.
In questa IV domenica di Quaresima, entriamo nella folla che ascolta la parabola del Padre misericordioso e lasciamoci raccontare da Gesù il volto di Dio, che è Padre e che ci ama profondamente come figli.
In questa terza domenica di Quaresima, vogliamo fermarci e ascoltare le parole di Gesù, perché «Se voi dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
Ci fermiamo davanti alla Parola di questa III domenica di Quaresima e ci lasciamo condurre da Gesù verso il senso di ciò che viviamo.
Il Vangelo che la liturgia ci propone per questa seconda domenica di Quaresima inizia con una richiesta ben precisa di Gesù alla samaritana: “Dammi da bere”.