All’alba del 24 agosto 2016, nel centro dell’Italia, vi è stato un forte terremoto che ha provocato morti e feriti. Varie sono state le scosse, la più forte alle 3.38 di magnitudo 6.0 sulla scala Richter e l’altra alle ore 4:37 di magnitudo 5.4.
L’epicentro è vicino a Norcia tra l’Umbria e le Marche. Tre sono i paesi quasi distrutti, sono paesi piccoli situati sulle colline con varie frazioni sparse e con numerosi abitanti soprattutto durante il periodo estivo di vacanza. Dalla notte sono state circa 200 le scosse e continuano ancora.
I paesi più colpiti, con tante abitazioni crollate e vari morti e feriti, sono: Amatrice, Pescara del Tronto, Arquata del Tronto, Accumuli, ma i crolli sono anche nella città di Rieti non lontano da Greccio, a Pescara e Ascoli Piceno. Non abbiamo case di FMA in quella zona, le più vicine sono Greccio e Scanno. Si scava ancora sotto le macerie. La protezione civile e l’esercito sono sul posto.
Nelle aree colpite ci sono numerose vittime, tra cui molti bambini, 368 feriti e malati portati via da Amatrice e Accumoli con elicotteri ed ambulanze. Numerosi i sopravvissuti, tanti estratti vivi dalle macerie. E per gli scampati sono già pronte numerose tendopoli, anche per trovare riparo dal freddo della notte.
Si costata una catena di commovente solidarietà tra la gente. Alcune sorelle di Casa generalizia hanno risposto all’appello per le donazioni di sangue. Continuiamo ad assicurare la nostra preghiera e solidarietà.
tratto da: cgfmanet.org
La commozione e la preghiera di Papa Francesco per le vittime del terremoto in Centro Italia
Papa Francesco non ha svolto oggi, 24 agosto, la consueta catechesi nell’Udienza Generale in piazza San Pietro, ma ha guidato la recita del Santo Rosario per le vittime del terremoto che ha colpito il Centro Italia questa notte.
Queste le parole del Santo Padre:
“Avevo preparato la catechesi di oggi, come per tutti i mercoledì di questo anno della Misericordia, sull’argomento della vicinanza di Gesù.
Ma dinanzi alla notizia del terremoto che ha colpito il centro d’Italia, devastando intere zone e lasciando morti e feriti, non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza a tutte le persone presenti nei luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura e dal terrore. Sentire il sindaco di Amatrice dire: “Il paese non c’è più” e sapere che tra i morti ci sono anche i bambini mi commuove davvero tanto. E per questo voglio assicurare a tutte queste persone nei pressi di Accumoli, Amatrice o altrove, nella diocesi di Rieti, di Ascoli Piceno e le altre in tutto il Lazio e l’Umbria e nelle Marche, la preghiera e dire loro di essere sicure della carezza e dell’abbraccio di tutta la Chiesa che in questo momento desidera stringervi con il suo amore materno, anche del nostro abbraccio, qui, in piazza.
Nel ringraziare tutti i volontari e gli operatori della Protezione Civile che stanno soccorrendo queste popolazioni, vi chiedo di unirvi a me nella preghiera, affinché il Signore Gesù, che si è sempre commosso dinanzi al dolore umano, consoli questi cuori addolorati e doni loro la pace per l’intercessione della Beata Vergine Maria. Lasciamoci commuovere con Gesù.
Dunque, rimandiamo alla prossima settimana la catechesi di questo mercoledì e vi invito a recitare con me per questi nostri fratelli e sorelle una parte del Santo Rosario”.
Tratto da: tv2000.it
«Partecipiamo al lutto e alla sofferenza che hanno colpito, con la disgrazia del terremoto, gli abitanti di diversi paesi del Lazio e delle Marche. E lo facciamo con la preghiera e la vicinanza di affetto a tutti gli uomini e le donne coinvolte in questa sciagura. Ci stringiamo in un abbraccio di comunione ai vescovi di Rieti monsignor Domenico Pompili e di Ascoli Piceno monsignor Giovanni d’Ercole. Per queste popolazioni ci impegniamo con le opere di misericordia, aderendo alla colletta proposta a tutta la chiesa italiana dalla Conferenza Episcopale e, da subito, attraverso Caritas ambrosiana e altre strutture diocesane, sia per l’invio sul luogo del sisma di operatori e volontari, sia per una specifica raccolta di fondi per il primo aiuto». Lo ha dichiarato l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, dopo aver appreso del grave terremoto che nella notte ha colpito il Centro Italia producendo un numero ancora impreciso di vittime (alcune decine) e danni.
Colletta nazionale: in Diocesi domenica 11 settembre
La raccolta in Diocesi si terrà domenica 11 settembre (e non il 18 perché tradizionalmente si celebra la Giornata del Seminario).
Tratto da: chiesadimilano.it