L’Avvento è un grande cammino di accoglienza.
Accoglienza di un mistero che ci chiede un atto di fede che, tradotto nel nostro quotidiano, è un atto di fiducia.
In questa settimana vogliamo porre la nostra attenzione sulla figura di Giuseppe… lui ha dovuto fidarsi di ciò che stava accadendo nella sua vita e nella vita di Maria… vi ricordate come dicono i Vangeli di lui:
“Il suo sposo Giuseppe, che era giusto e non voleva esporla al pubblico ludibrio, decise di rimandarla in segreto.
Ora, quando aveva già preso una tale risoluzione, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno per dirgli: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa: ciò che in lei è stato concepito è opera dello Spirito Santo. Darà alla luce un figlio, e tu lo chiamerai Gesù; egli infatti salverà il tuo popolo dai suoi peccati”.
(Vangelo di Matteo 1,19-21)
Giuseppe ha deciso di fidarsi e soprattutto di avere fede, prendendo con sé Maria e il bambino, facendogli da padre e guida.
Per questa seconda settimana
Per i più piccoli
Proponiamo questa versione del sogno di Giuseppe trovata nel seguente sito:
http://www.qumran2.net/ritagli/index.php?ritaglio=3017
“Ricordo quella notte, quando la luce entrò nel mio sogno, nella mia vita.
Era l’ora più buia ed io dormivo profondamente, stanco della dura giornata di lavoro.
Conosco bene ogni legno, i miei capelli sono pieni di trucioli, nel mio naso sento il profumo della resina e della colla, uso di pialla e sega chiodi e martello…
Le mie giovani mani sono così rudi per il lungo maneggiare travi di legno.
In paese mi chiamano l’uomo dell’olivo, ruvido e dolce, ma io sono solo un ragazzo innamorato di Myriam-mia .
All’improvviso, nel sogno apparve una piccola luce che diventava sempre più grande, lentamente.
Dicono che lo sposo è la casa della sposa e la sposa è la casa dello sposo.
Voglio tanto bene alla piccola Myriam-mia, desideravo una vita tranquilla e felice con lei.
Ma quella luce mi parlò di necessari prossimi spostamenti: la Galilea, Betlemme, l’Egitto, Gerusalemme, Nazaret…
Di un figlio che non verrà da me ma io sono suo . Che starà con noi per 30 anni.
Mi raccontò ancora di Myriam-mia, del bambino, delle difficoltà che avremmo incontrato…
“Non temere” , però mi disse.
Mi svegliai di colpo: non ero spaventato, solo turbato.
Il paese era addormentato, sopra di me il cielo pieno di stelle. Una sembrava ci guardasse, quasi in festa.
Ora aspetto che Myriam-mia metta al mondo il bimbo così che possa stringerlo a me, ruvidamente e dolcemente.
Per amarli e proteggerli entrambi.
Perchè lo so: come la segatura segue il vento e non la puoi contenere, così per tutti noi verrà il bambino!
Voci di gioia… un vagito… mi chiama…”
Con i preadolescenti
Si potrebbe riflettere sul tema della giustizia e della misericordia, partendo proprio da Giuseppe, il quale sembra prima intenzionato a ripudiare Maria ma, dopo la venuta dell’angelo, è pronto a prendersi cura della sposa e del suo bambino. La giustizia per l’uomo è ben diversa dalla giustizia di Dio!
La giustizia di Dio è la misericordia. Essere misericordiosi a volte va contro anche quello che per noi è da considerarsi incontestabilmente giusto.
Si potrebbe proporre un gioco, chiedere: ho un pacchetto di 24 caramelle, i componenti della classe sono 24. Quante ne distribuisco a testa?
Ovviamente, tutti risponderanno: una a testa!
Partendo da questo banalissimo esempio si può riflette sul concetto che non sempre equità è sinonimo di giustizia, facendo emergere esempi ed esperienze.
Per riprendere il tema della fiducia consigliamo anche il canto Mi fido di te di Lorenzo Jovanotti
Con gli adolescenti e i giovani
Il tema della giustizia umana e dalla misericordia possono essere affrontanti attraverso un confronto che faccia emergere le differenze e soprattutto le riflessioni personali.
Attraverso articoli, pensieri, testimonianze che stimolino il pensiero critico dei nostri ragazzi. Come ha detto Papa Francesco, la misericordia non è altro che la giustizia di Dio che si differenzia da quella dell’uomo.
Vi invitiamo a leggere questi articoli
Sarebbe opportuno proporre degli articoli da attualità per riflettere sul senso di giustizia umana, come ad esempio il recente caso di Chiara:
A tutti auguriamo una buona seconda settimana di Avvento!