1^ AVVENTO: accogli l’Amore!

da | 14 Nov 2015 | Proposte

Il Natale è alle porte!

Questa venuta va accolta e preparata con fede e consapevolezza.

Non è spesso facile, per noi educatori, coinvolgere i nostri bambini, ragazzi e giovani, in questi percorsi, così intensi, costanti, facendo comprendere il valore del cammino che l’Avvento presuppone. Un viaggio che conduce a quella Nascita che per noi, e soprattutto per i nostri giovani, deve rappresentare una sorta di rinascita, di traguardo e crescita… una provocazione che conduca i giovani a far emergere il miracolo che hanno dentro.

Gli si fece vicino”

…è la frase, della nostra proposta pastorale #metticicuore, scelta per questo tempo in preparazione al Natale: il tempo dell’Avvento… tempo dell’attesa di Dio che ci viene incontro, che si fa uomo, che diventa nostro prossimo. Ma per incontrarlo davvero, non possiamo stare fermi, chiusi nelle nostre case, nelle nostre relazioni, nelle nostre comunità: siamo invitati a metterci in cammino e a “farci vicini” a tutti coloro che ci vivono accanto.

È bene, in questa prima settimana, annunciare l’arrivo di Cristo partendo proprio dal significato e dal senso dell’Avvento e del Natale stesso, preparando i bambini e i giovani a un periodo di gioia, meditazione e raccoglimento.

L’idea è quella di proporre ogni settimana alcuni materiali o indicazioni a siti che potrebbero esservi utili in questo percorso.

Per questa prima settimana

Per i più piccoli

Questa simpatica canzone: “Cos’è?

Dal celebre film Nightmare before Christmas di Tim Burton, interpretata, nella versione italiana, da un superbo Renato Zero. Jack il re della città di Halloween si ritrova per caso nella città del Natale innamorandosene immediatamente. In questa canzone lo scheletro stupefatto gira per la città chiedendosi appunto: Che cos’è? Alla fine saranno proprio i bambini a rispondere a Jack spiegando con le loro parole il valore del Natale.

Oppure “Il sogno di Maria”:
Giuseppe, ho fatto un sogno che non riesco proprio a comprendere, ma credo che riguardasse la nascita di nostro figlio.

La gente stava facendo i preparativi con sei settimane d’anticipo: decoravano le case, compravano vestiti nuovi, uscivano spesso a fare spese e compravano regali molto elaborati. Era tutto molto strano, perché i regali non erano per nostro figlio: li avvolgevano in fogli vistosi, li legavano con dei nastri preziosi e poi li mettevano sotto un albero. Sì, Giuseppe, un albero dentro le case; quella gente aveva decorato un albero e i rami erano pieni di ciondoli brillanti e in cima all’albero c’era una figura – mi sembrava fosse un angelo – veramente molto bella. Poi ho visto una tavola splendidamente imbandita con piatti deliziosi e tanti vini: tutto sembrava squisito e tutti erano contenti, ma noi non eravamo stati invitati. Si vedeva che la gente era felice, sorridente e perfino emozionata quando si scambiavano i regali, ma…

Sai, Giuseppe? Non rimaneva alcun regalo per nostro figlio e avevo l’impressione che nessuno lo conoscesse perché nessuno faceva mai il suo nome. Non ti sembra strano che la gente si dia tanto da fare e spenda tanto nei preparativi per celebrare il compleanno di qualcuno che non nominano mai e che forse neppure conoscono? Ho avuto la strana sensazione che se nostro figlio fosse entrato in quelle case si sarebbe sentito un intruso.

Tutto era così bello e la gente così contenta, ma io avevo una gran voglia di piangere perché nostro figlio era completamente ignorato.
Che tristezza per Gesù non essere desiderato nella sua festa di compleanno!
Sono contenta perché si è trattato solamente di un sogno, ma che terribile sarebbe se ciò divenisse realtà…

www.magod.it/sussidio/evvivo/STORIE_DI_NATALE.html

Per i più grandi

I più grandi si staranno chiedendo:“Ha ancora senso parlare di Natale, di Gesù salvatore per l’uomo del terzo millennio? Ha ancora valore e significato un “Salvatore” per l’uomo del terzo millennio?

È ancora necessario un “Salvatore” per l’uomo che ha raggiunto la Luna e Marte e si dispone a conquistare l’universo; per l’uomo che esplora senza limiti i segreti della natura e riesce a decifrare persino i codici meravigliosi del genoma umano? Ha bisogno di un Salvatore l’uomo che ha inventato la comunicazione interattiva, che naviga nell’oceano virtuale di internet e, grazie alle più moderne ed avanzate tecnologie massmediali, ha ormai reso la Terra, questa grande casa comune, un piccolo villaggio globale?

L’uomo si presenta come sicuro ed autosufficiente artefice del proprio destino, fabbricatore entusiasta di indiscussi successi quest’uomo del secolo ventunesimo.

Sembra, ma così non è.

Si muore ancora di fame e di sete, di malattia e di povertà in questo tempo di abbondanza e di consumismo sfrenato.

C’è ancora chi è schiavo, sfruttato e offeso nella sua dignità; chi è vittima dell’odio razziale e religioso, ed è impedito da intolleranze e discriminazioni, da ingerenze politiche e coercizioni fisiche o morali, nella libera professione della propria fede.

Dal fondo di questa umanità gaudente e disperata si eleva un’invocazione straziante di aiuto.

Il Natale porta con sè “la luce vera, quella che illumina ogni uomo”.

Malgrado le tante forme di progresso, l’essere umano è rimasto quello di sempre: una libertà tesa tra bene e male, nel desiderio di conoscenza e di infinito.

È proprio nel suo intimo, cioè nel suo cuore, che l’uomo ha sempre necessità di essere “salvato”.

Dio si fa uomo perché l’uomo possa riprendersi la Dignità della Sua Immagine.

Quel Bimbo che nasce chiede a uomini e donne di rinascere donne e uomini liberi, donne e uomini nuovi per essere abitanti vivi e seri della terra, della città.

È solo un bimbo, ma è un progetto sul futuro, una speranza proiettata sul domani.

Vi invitiamo a leggere questo articolo

Ernesto Oliviero, fondatore e guida del Sermig, che ci aiuta a leggere il Natale come un tempo di rinascita dell’uomo e a capire come anche i giovani possono essere i protagonisti di questo cambiamento.

www.lastampa.it/2014/12/24/esteri/vatican-insider/it/il-natale-ascoltare-la-coscienza-capire-che-nessuno-perso-6QY0L2Mb5RliFDxk50rNFI/pagina.html?lgut=1

Non ci resta che dirvi… buon inizio per coloro che sono di Rito Ambrosiano e ancora buona preparazione per coloro che sono di Rito Romano!!!