Oggi è una di quelle mattine in cui quando sveglio mia figlia si alza subito senza lamentele, senza <<mamma ho sonno>>, <<mamma non ho voglia di andare a scuola>>, <<mamma ancora 5 minuti>>, …Niente di tutto questo. Eccola lì che salta su pimpante come un grillo! Oggi niente scuola, oggi si va in gita!
A volte credo che noi mamme siamo più nervose dei nostri figli. Preparo il pranzo al sacco e snocciolo le ultime raccomandazioni: guarda che il pacchetto grande è il panino con il prosciutto e il pacchetto piccolo quello con il cioccolato. Da quando scuola hanno parlato di EXPO e alimentazione, mia figlia non vuole più le merendine confezionate, basta PanDiStelle, basta Mulino Bianco, siamo tornati al tempo della merenda di quando ero piccola io: panino col prosciutto o panino con il cioccolato. Hanno parlato anche dell’importanza di frutta e verdura, ma chissà perché quella parte di lezione sembra che mia figlia proprio non l’abbia sentita!
Dunque eccoci qui, in macchina, fuori più buio del solito, strade ancora vuote, che ci dirigiamo al parcheggio del pullman. Per non andare in “ansia da ritardo” arriviamo in superanticipo e cosa troviamo? Tante altre mamme e papà come noi, tutti eccitati all’idea della gita.
Per i genitori la gita è una grande emozione, si lo so che per noi mamme sarà una giornata come tante, ma siamo emozionate come scolarette comunque, perché per nostra figlia è una giornata speciale.
Il punto vitale per Lara è: come stare seduta in pullman con la mia migliore amica. E così ecco una serie di segnali in codice e occhiatine che vanno da una fila all’altra per concordare in segreto i posti.
E poi all’improvviso arriva il pullman, tutto diventa caos di zainetti e bimbi, e puf! sono partiti.
Una lacrimuccia che spunta e silenzio. Tutti noi genitori ci rimettiamo in macchina verso la nostra routine.
Ma ti ricordi la gita di seconda? Dov’ero andata? Non lo so, ma ricordo che ero in pullmann con la mia amica del cuore. E la gita di terza?
La giornata passa e finalmente arriva l’ora del rientro. Come sarà andata? Eccoci di nuovo tutti accalcati nel piazzale, sembra di essere in un loop temporale, ma questa volta è sera. Suor Mariangela che segna il punto di attivo del pullman come un generale buono. Due chiacchere tra mamme ed ecco alle 19 precise che spunta il pullman e parte un applauso!
Si aprono le porte e senti le vocine che cantano come allo stadio <<viva Suor Mariangelaaaaa oho… viva suor Mariangelaaaa oho>> Una fiumana di bambini esonda dalle porte aperte. La maestra si trascina esausta. Tutti che cercano il proprio figlio. Dov’è la testolina della mia Lara? Ecco la Betti, ciao Betti! Ecco il Tommi, ciao Tommi! E la mia stellina dov’è? Ecco infine che spuntano due codini saltellanti: è lei, è contenta, tutto bene.
Recuperiamo lo zaino e nuotiamo controcorrente fino alla macchina. Aspettiamo che la mamma che ci ha parcheggiato la sua macchina proprio dietro la nostra parta e ci sblocchi l’uscita. E via.
Lara comincia a raccontare un fiume di parole senza un filo logico, ma non importa se non capisco che cosa ha fatto in gita, si sente dal tono che è contenta, e questo è tutto ciò che conta. Si perché l’unica cosa che desidero è che mia figlia sia felice.
Arriviamo a casa e cominciano i “ping” di WhatsApp, una fitta sequenza di vignette si accende sul mio telefonino, sono i commenti delle altre mamme. Tutte le mamme della 2°B hanno creato un gruppo e usano WhatsApp come mezzo di comunicazione. Ma eccone alcuni:
<<Mamme ma quanto sono felici nostri bimbi di questa gita??!! Maria galvanizzata al 100per100!!!>>
<< 🙂 😉 .-) >>
<<Luca dorme distrutto>>
<<Beata te Anna, spero si spenga pure lei!!!>>
<<Ale come al solito non molla… è sveglio come un grillo :-() >>
<<Bea due minuti ride poi piange intanto mangia!>>
<<;-)>>
<<Giovanni parla parla parla…>>
<<Marta secca, come un acciuga!>>
E così avanti finche tutte noi mamme riusciamo a mettere a letto i nostri tesorini uno dopo l’altro. Evviva, una gita è fatta!
Ma domani va in gita anche la sorella e si ricomincerà daccapo!
Buona notte mamme 😉