Uno dei punti di forza dell’Open Day FMA a Melzo è il fatto che sono i genitori stessi, con entusiasmo e amore, a presentare la scuola a chi viene in visita.
Articolo di Loretta e Massimo, genitori
A distanza di un paio di settimane la scuola della comunità di Melzo ha organizzato l’Open Day ed un incontro di preparazione per i genitori, avente come tema la corresponsabilità educativa delle famiglie e della scuola.
L’Open Day di quest’anno è stato speciale per noi, perchè l’ultimo vissuto come genitori dell’Infanzia; infatti anche il nostro secondogenito il prossimo anno andrà a scuola, e già si manifesta la malinconia di lasciare questo ambiente prezioso, queste persone che hanno accolto amorevolmente la nostra figlia cinque anni fa.
Così ci siamo uniti agli altri genitori nell’accogliere adulti e bambini, li abbiamo accompagnati illustrando ambienti ed abitudini che ci sono ora familiari: è sempre emozionante rivivere questo giorno e ricordare il perchè della nostra scelta dello stile salesiano.
Emblematica la domanda di un genitore durante il giro insieme: “Ma tu sei una maestra?” “No, sono una mamma dell’infanzia e della primaria” e lui: “è bello che sia un genitore a presentare la scuola sulla base della propria esperienza”.
A distanza di pochi giorni la seconda proposta, un incontro con l’esperto, prof. Triani, per parlare dell’impegno educativo delle famiglie. Il tema di quest’anno è ormai basilare per il futuro dell’educazione scolastica.
Il messaggio è che oggi le nuove dinamiche sociali implicano la necessità di collaborazione tra la scuola ed i genitori.
Non è possibile educare senza questa collaborazione.
Il vecchio preconcetto che la famiglia insegnava a vivere e la scuola educava, si è oggi evoluto con ruoli che non sono più così distinti.
Le ragioni sono molteplici: pluralità di figure di riferimento, di modelli di vita, di situazioni, anche culturali, e di fronte a questi profondi cambiamenti scuola e famiglia devono allearsi, trovando direzioni di lavoro comuni ed assumendosi nuove responsabilità, perchè “alla fine c’è la persona”.
Il relatore cita Romano Guardini: “Educare significa che io do a quest’uomo coraggio verso se stesso, che lo aiuto a conquistare la libertà sua propria”.
E cita anche il discorso di Papa Francesco al mondo della scuola italiana: “La scuola è un luogo di incontro nel cammino” e questo è fondamentale proprio nell’età della crescita, come un complemento alla famiglia.