– Suor Maristella Zanara FMA –
Siamo tutti consapevoli dell’emergenza che i giovani oggi stanno vivendo rispetto alla scelta del loro futuro scolastico e di vita.
Mille gli interrogativi, prima e dopo la maturità: scelgo o non scelgo l’università? E quale facoltà: previlegio ciò che mi piace o ciò che mi garantisce il futuro? E dove, vista la parcellizzazione dei corsi che obbliga spesso ad andare più lontano per trovare ciò che si desidera o ciò che è possibile?
Una miriade di domande che spesso creano ansia nei giovani e chiamano a responsabilità genitori, educatori, fornitori di ambienti di accoglienza.
Senza dimenticare quanti approfittano di questa emergenza per generare un mercato non sempre onesto e tanto meno educativo.
È in questo ginepraio che noi Figlie di Maria Ausiliatrice riscopriamo la chiamata a prenderci cura delle ‘povertà’ e che riprendono significato le proposte di accoglienza delle studenti che hanno avuto origine in forme diverse fin dagli inizi del nostro Istituto.
Perché scegliere un Collegio universitario delle suore salesiane e che cosa ha di specifico questa realtà?
Non ci deve spaventare il fatto che il punto di partenza per questa scelta, sia da parte delle famiglie, sia da parte delle studenti stesse, sia spesso la ricerca di comodità, di sicurezza, di tranquillità o addirittura che a volte la scelta sia, se non imposta, comunque ‘forzata’ dai genitori.
Ciò che il nostro carisma ci chiama ad essere rappresenta un ‘plus-valore che umilmente affermiamo.
Siamo casa che accoglie: la persona, la sua storia, i suoi sogni nelle sue fragilità.
Siamo quindi famiglia: non c’è spazio per l’anonimato, l’indifferenza, l’isolamento. E come, in ogni famiglia, ci sono una pluralità di figure educative, ognuna con il suo ruolo riconosciuto e rispettato. E come in ogni famiglia i figli sono protagonisti di progetti, iniziative, definizione di regolamenti che in questo modo non divengono imposizioni ma scelte condivise.
Il dialogo, l’empatia, l’attenzione premurosa sono la concretizzazione di due parole care a don Bosco: ragione e amorevolezza.
Casa ma Collegio Universitario. Spesso sottovalutiamo o interpretiamo male questa definizione. Eppure è ciò che dà valore aggiunto alla nostra proposta. Il Collegio universitario è per definizione il luogo dove si media la cultura che l’università propone e la vita. Non solo ma è il luogo dove impari le dinamiche che caratterizzeranno la tua vita e il tuo lavoro, dove, attenta a ciò che ti circonda, tra momenti di gioia e difficoltà inevitabili, passi dall’essere adolescente all’essere donna adulta.
Ma c’è un’altra parola in cui don Bosco e Madre Mazzarello si sono identificati: religione. Oggi la si soffre male, eppure è la carta vincente della vita.
È la sfida più grande per nostri Collegi. Attraverso il quotidiano di una umanità pienamente vissuta, arrivare all’annuncio che dà nuova luce ad una vita che spesso le nostre giovani sentono opaca e faticosa. E là, dove sembra non ci sia desiderio, suscitare curiosità e voglia di scoprire.
Allora il Signore Gesù passerà sì attraverso i momenti, le celebrazioni che insieme si andranno a offrire, ma sarà vivo soprattutto nel volto e nelle dinamiche di relazione fra studenti ed educatori.
Ritorniamo alla domanda: perché una ragazza dovrebbe scegliere un nostro Collegio?
Perché noi non offriamo (come si suol dire) un tetto, un letto, un piatto ma, umilmente, molto di più.