Di Riccardo Vaccari
Penso sia il libro più bello che ho letto quest’anno, e ne sono passati tantissimi.
Nel 500esimo anniversario della morte del grande Leonardo da Vinci il nostro autore pisano ci ha regalato un romanzo dalla trama e dallo sviluppo narrativo veramente geniali. Perché nel raccontare una storia coinvolgente e misteriosa Malvaldi interagisce ironicamente in prima persona con il lettore durante tutta la narrazione. Intrighi di corte, astute alleanze e ricorsi storici di fine quattrocento allietano il lettore unitamente alla presenza del grande Leonardo, in veste di detective oltreché genio dalle grandissime doti.
Capitoli che si susseguono rispondendo a precedenti domande con risposte tra interlocutori diversi ed assolutamente non in tema, geniale. Storie parallele che si intrecciano nel contesto dando al racconto connotati di giallo, noir e romanzo storico. Il tutto condito da quell’umorismo marchio di fabbrica già apprezzato con i vecchietti del bar Lume. E vi assicuro che unire storia, omicidi ed umorismo senza cadere in banalità non è cosa facile.
Una trama che dietro le quinte cela un grandissimo lavoro di ricerca da parte dell’autore, che si scusa da subito per gli eventuali errori a livello storico ed artistico.
Avercene di libri del genere, eventualmente chiuderemo volentieri un occhio…