“Il futuro è straordinario” sta scritto in una recente pubblicità di una compagnia telefonica e di una società di fitness.
L’allenamento fisico e mentale, il desiderio di raggiungere un livello superiore: tutto tende a spingersi oltre e fin qui nulla da ridire. Tendere al meglio è una tensione umana e positiva; l’ansia da prestazione un po’ meno.
Si moltiplicano le applicazioni di fitness sugli smartphone per convincere chiunque che migliorare le proprie prestazioni fisiche sia alla portata di tutti. Intendiamoci, non ce l’ho contro una sana ed equilibrata attività fisica. Tutt’altro. Sono convinta che mens sana in corpore sana sia un’espressione vera e ancora attuale. Anzi, credo che se tutti – compatibilmente con le proprie condizioni di salute – dedicassero pochi minuti al giorno a semplici esercizi ginnici, o qualche minuto in più a settimana all’attività fisica, saremmo tutti un po’ meno stressati. Forse anche alcune tensioni relazionali, comunitarie e sociali, legate a banali screzi quotidiani perderebbero rilevanza da sè, fino a sgonfiarsi.
Eppure mi piacerebbe che si moltiplicassero anche le “applicazioni” per allenare il cuore!
Meditare, pregare, ricercare l’infinito che è Dio sono attività che si trascurano facilmente; così come esercitarsi nella capacità di prendersi cura, che è fatta di compassione, tolleranza, accoglienza. Quanto bisogno abbiamo oggi di migliorare la propria personalità, di crescere nella libertà sempre più autentica, di spingerci oltre nel dono di sè.
“Il futuro è straordinario” non mi convince del tutto. Forsa suona meglio “il presente è straordinario”? Perchè è l’unico tempo che abbiamo per vivere, visto che il passato non è più e il futuro non è ancora.
L’oggi è straordinario, perchè tempo di grazia!
La sfida più grande è ricercare nell’oggi ciò che costruisce futuro, ciò che ci “allena” per il domani. “Osare sentieri nuovi” senza spaventarsi, prendendo anche dei rischi è l’invito che papa Francesco ha rivolto ai giovani durante la riunione pre-sinodale del 19 marzo scorso (http://www.synod2018.va/content/synod2018/it/attualita/incontro-pre-sinodale–parole-del-santo-padre-ai-giovani-parteci.html).
Restare ancorati al presente aprendoci al nuovo (o al rinnovato) è un esercizio di maturità, contro la nostalgia dei tempi andati e l’illusione del domani. È l’unico esercizio possibile per costruire (e non solo sognare) un futuro straordinario!
Chiara Tintori