A distanza di un paio d’anni dal suo primo libro, “Un caffè in ghiaccio con latte di mandorla”, Valentina Perrone ci regala un altro bellissimo romanzo. Proprio da un racconto che componeva il suo primo scritto prende spunto questa storia.
“Non c’e vita di donna che non tragga dal dolore spinte nuove” ci raccontava e come un trait d’union ecco svilupparsi la storia di Alessandra, supplente pugliese di filosofia a Milano, che viene richiamata nella sua terra da un grido di soccorso. Luca, vecchio amore d’infanzia, ha deciso di consumare gli ultimi giorni della sua esistenza senza combattere, afflitto da quello che sembra un male incurabile.
Con la sua bellissima scrittura e la forza prorompente della voglia di vivere Valentina ci regala un romanzo intenso, poetico ed emozionale.
Un viaggio verso il perdono e verso i frutti della rinascita, come la sua meravigliosa terra insegna.
Nello splendido scenario della terra salentina tanto amata dall’autrice, Alessandra compira’ un viaggio della speranza che sarà anche un ritorno alla bellezza dei ricordi.
“Non sappiamo mai quanto grande sia il nostro coraggio finché la vita non ci porta ad abitare ciò che mai avremmo voluto”. E quella che aspetta Alessandra sarà davvero una prova grandissima da superare, verso coloro che ama e che ha amato, per capire quanto sottile sia il filo della nostalgia e del rimpianto.
Perché “ci sono odori che restano agganciati ai nostri ricordi, per farli riafforare nitidi e immensi non appena trovano il nostro respiro…”