2017: anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo
Siamo nell’anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo, voluto dall’ONU per il 2017. L’opportunità è davvero grande: fare la nostra parte perchè il mondo possa trasformarsi in un luogo dove la prosperità e il benessere siano più diffusi.
Grazie alle nostre vacanze (per chi potrà permettersele) possiamo dare una mano a un turismo giusto e sostenibile, capace di creare opportunità lavorative dignitose. Un turismo che ponga attenzione alla salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità, alla protezione del patrimonio naturale e culturale. Un turismo inclusivo e partecipativo, che favorisca il dialogo e la comprensione reciproca verso una cultura della pace.
Come possiamo tutto questo?
Alcuni accorgimenti nel programmare e vivere le nostre vacanze sono alla portata di tutti:
1. «Rispettare l’ambiente» a cominciare dalla scelta del mezzo di trasporto. Forse non è sempre necessario prendere l’aereo, macinare migliaia di chilometri per godere sole e mare in una immacolata spiaggia dall’altra parte del mondo, se esistono anche nella nostra Penisola (e nell’Italia meridionale ce ne sono, eccome!). Se proprio non possiamo fare a meno di prendere l’aereo, calcoliamo le nostre emissioni di CO2 e impariamo a compensarle con buone pratiche ambientali anche post viaggio.
2. «Ridurre, riutilizzare e riciclare» può essere un buono slogan per un corretto impiego delle risorse naturali, idriche ed energetiche laddove ci troveremo a passare le nostre vacanze. Perché non provare a informarsi su come vengono smaltiti i rifiuti o se esistono buone pratiche aperte all’economia circolare?
3. «Valorizzare la cultura locale» ovvero assumere comportamenti etici e virtuosi scegliendo responsabilmente di non sfruttare territori, culture e popolazioni. Accertarsi che il nostro investimento vada a sostenere economicamente chi ci ospita sarebbe già molto, ma possiamo fare di più, mostrando rispetto e interesse a entrare in relazione con tradizioni e culture della popolazione ospitante.
Altri suggerimenti sono reperibili nel “Vademecum del Viaggiatore Responsabile” (da linkare https://www.unric.org/it/images/tipsforresponsibletraveller25-01_-_Copy.pdf), stilato dal Comitato mondiale per l’Etica del turismo, organo imparziale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo.
Il turismo responsabile si avvale di una rete di operatori presente da diversi anni in Italia. Non ci resta che cogliere l’occasione di questa estate 2017 per partecipare anche noi, ciascuno per le proprie possibilità, all’Anno internazionale del turismo sostenibile.
Chiara Tintori
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