La pubblicazione del nuovo libro di Lorenzo Marone mi ha ricordato che da troppo tempo ormai avevo in libreria: “La tristezza ha il sonno leggero”. Colpevolmente non letto, perché questo romanzo è bellissimo.
Dopo “La tentazione di essere felici” sono rimasto nuovamente affascinato dalla scrittura emotiva di questo bravissimo autore napoletano.
Il suo modo di raccontarci la vita è di una sensibilità unica.
Erri Gargiulo (già il nome del protagonista è una garanzia letteraria…) è un quarantenne disilluso dalla vita che sin da piccolo lo ha privato di quelle sicurezze che i figli di genitori separati accompagnano il loro cammino. Scelte che non appartengono a una fragilita’ di chi non puo’ porre condizioni ma solo subirle. Come le domande che spesso non poniamo per la paura di essere feriti. Pieno di insicurezze vede crollare le poche certezza della sua vita senza possibilità di scelta, una “dote” che da sempre accompagna la sua esistenza.
Retaggio di un infanzia malinconicamente mesta per una persona sensibile e profonda. Il racconto si sviluppa in continui flashback temporali della sua vita che sembrano essere accomunati da un unico filo conduttore anche nel prosieguo della sua esistenza.
Un libro che parla di un attualita’ che purtroppo tende ad aumentare esponenzialmente. Che parla di scelte e felicità. Di verità e speranza.
Perché tra speranza e rimpianto passa un soffio, e in quel soffio trascorriamo gran parte della nostra vita.
Un libro bellissimo, assolutamente da leggere.