Sono sposato da quasi 15 anni.
Dico la mia sul “ divorzio breve”.
In queste ultime settimane è stata approvata dal Parlamento la nuova legge sul “divorzio breve”. Lungi da me disquisire in modo dotto sugli aspetti legislativi, filosofici o morali; non ne ho le conoscenze e lo spessore. Voglio però condividere il senso di profonda tristezza che questo ennesimo passo verso un futuro incerto, ha prodotto dentro di me.
Sono sposato da quasi 15 anni. Oso dire, felicemente, ma con questo non intendo sostenere che i tre lustri passati siano stati una costante “luna di miele”… vi sono state difficoltà, incomprensioni, fatiche… insieme a gioie e soddisfazioni e… vi sono ancora!
Periodicamente il rapporto di coppia scivola in periodi grevi di difficoltà relazionale, causati dalle fatiche di essere sempre “all’altezza” nel mondo del lavoro, nel ruolo di genitore, perfino nei ruoli di servizio e di volontariato e come coppia stessa! E c’è ancora così tanto da fare!
Ma anche in quei momenti, mai metto in discussione la scelta di fondo. Con piccoli passi e continui micro-perdoni (vicendevoli sia chiaro!), mi “rimbocco le maniche”, forte della consapevolezza che prima di noi due, Dio stesso, ci ha pensati insieme.
E se Lui ci ha chiamato a condividere il suo progetto creazionale e ci ha donato due figli straordinari, nella loro unicità ed irripetibilità, allora qualunque incomprensione può essere superata insieme. Belle parole certo! Io ci credo, ma mi rendo anche conto che probabilmente non ho (ancora?) avuto di fronte prove veramente serie e non intendo quindi giudicare nessuno per le scelte che fa.
Immagino che umanamente parlando, vi possano essere situazioni tali in cui sia lecito ipotizzare uno scioglimento del matrimonio. D’altra parte però, temo che partire con un progetto insieme già “ipotecato” a monte, non permetta quell’affidamento totale nelle mani dell’altro, indispensabile per sapere ricominciare quando serve. Certo è che per investire tutto e per tutta la vita ci si deve esporre maggiormente e si è più fragili perché l’altro può letteralmente distruggerti.
Infine ho l’impressione che anche questa nuova legge, assieme ai discorsi legati alla coppie di fatto, alle teorie che vogliono sdradicare dal profondo la concezione di coppia e di famiglia nella diversità di genere, alla volontà di relativizzare tutto, in virtù di una laicità esasperata che sconfina nel laicismo… tutto questo sminuisca l’essere umano… gli toglie la capacità e la possibilità di fare scelte definitive! Scelte probabilmente più grandi di lui, ma che danno senso alla vita.
Il rischio altrimenti, come scrive, forse fin troppo pacatamente, Mauro Magatti, firma ricorrente di “Avvenire”:
“Nell’epoca in cui si celebrano la velocità e la flessibilità e nella quale si ama lo splendore del ricominciamento, il divorzio breve si conforma perfettamente allo spirito del tempo”(…)“ Il tempo ci dirà se questa decisione ci farà davvero felici… Dovremo tutti essere capaci di sopravvivere a rapporti instabili(…) “ Per oggi, come dice il poeta: Chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza”.
Giorgio Frigerio
(foto tratta da: news.istella.it)