VI Domenica di Quaresima Romana – Commento al Vangelo

Sr Gemma Paganini | VI domenica di Quaresima, Rito Romano

 

Letture della VI Domenica

 

 

Siamo alla domenica delle Palme: un momento unico nella storia dell’uomo, di ogni uomo su questa terra. 

 

È la domenica che ci raduna tutti: il ricco, il povero, il bambino, il giovane, l’adulto, la donna, l’uomo, chi crede e chi non crede! C’è chi festoso agita una palma, un ramoscello d’ulivo; chi umile stende tappeti poveri ma puliti, chi con orgoglio sfoggia tappeti di lusso, sfarzosi, bellissimi!

C’è chi guarda sorpreso senza comprendere, ma si lascia avvolgere da questo clima di festa, chi grida “Benedetto, osanna!”. E non mancano coloro che vorrebbero mettere tutti a tacere.  Lungo il percorso la folla cresce, aumenta, diventa un mare di volti a rappresentare il mondo! 

Sì, ci siamo proprio tutti, ci siamo anche noi! E poi c’è LUI; il Benedetto che viene nel nome del Signore.

 

Lo ritroviamo, questo Gesù, nel Cenacolo, a tavola con i suoi più intimi: “Ho desiderato ardentemente fare questa Pasqua con voi…”.

Qui c’è tutto il cuore di Gesù, cioè tutto il suo amore per noi, c’è tutta la sua sofferenza, il suo forte desiderio di salvezza per l’umanità.

È ormai iniziato l’ultimo tratto di strada in quella Gerusalemme verso il Calvario…

“Questo è il mio corpo, dato per voi…”

“Questo è il mio sangue, versato per voi…”

Tutto, tutto è dato in un’offerta suprema; e lì, in quel pane, in quel calice, quante vite spezzate ancora oggi dalla violenza umana, quanto sangue versato sulle strade di oggi: Gaza, Israele, Libano, Ucraina, Sud Sudan; Giulia, Ilaria, Sara, per citarne alcuni. È l’Utima Cena che continua perennemente.  Nessuno e niente è escluso.

 

 “Pregate… alzatevi… pregate…”  “Rimanete con me, state con me”: è lo STABAT sacro, sofferto, vissuto nell’intimità di un cuore a cuore che solo chi ama comprende.

“Gesù, ricordati di me nel tuo Regno”: è il grido di ogni uomo che soffre: “Salvami, Signore!”.

E Gesù risponde: “Oggi. Sono con te, ci sarò sempre”.

È il mistero dell’Amore divino entrato nella storia dell’uomo. Così grande, così infinito e pur così piccolo da racchiudersi nella mia vita! È così forte da spaccare la roccia del sepolcro e pur così tenero da accarezzare e addolcire le ferite del cuore umano! 

Quante ferite oggi, quanto dolore incompreso eppure attraversato da un amore che solo può continuare a dire Vita, a riaccendere ogni giorno la Speranza di una Pace ardentemente desiderata, autentica, come autentica è la settimana che ci prepariamo a vivere per esplodere finalmente nella Pasqua di Risurrezione.