Cronache di speranza dall’Ucraina

Il 24 febbraio 2023, a un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina e del conflitto ancora in corso, numerose sono state, in tutta Europa, le iniziative e le manifestazioni per implorare il dono della pace. Le Figlie di Maria Ausiliatrice delle Comunità della Visitatoria Madre di Dio (EEG) presenti a Odessa, Kyiv, Lviv, hanno vissuto con particolare intensità questa giornata, sostenute dalla preghiera di tutto l’Istituto.

Le sorelle presenti a Kyiv raccontano come hanno trascorso questi momenti, tra solidarietà alle persone e alle famiglie più colpite e preghiera con la Chiesa e la popolazione.
Nei giorni precedenti, insieme ai volontari, hanno raccolto i viveri e altri beni, giunti grazie alla generosità di associazioni, organizzazioni umanitarie e benefattori e preparato dei pacchi per raggiungere le famiglie più bisognose, con tanti bambini e anziani, le persone sole e le famiglie dei militari caduti nel conflitto.

Il 24 febbraio, giorno di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina, nel Santuario nazionale mariano della Madonna del Carmine a Berdychiv hanno partecipato alla veglia di preghiera organizzata dall’Episcopato della Chiesa cattolica latina ucraina, a cui erano presenti 14 tra Vescovi e Arcivescovi, tra cui il Nunzio Apostolico, Mons. Visvaldas Kulbokas. La veglia è iniziata con l’Adorazione eucaristica e la preghiera di tutti i Misteri del Rosario, con le meditazioni di quattro diversi Vescovi, conclusa con l’Affidamento al Cuore Immacolato di Maria di tutto il popolo d’Ucraina.

La Santa Messa è stata presieduta dal Nunzio Apostolico, che nell’omelia ha sottolineato il valore della preghiera e della fede, per essere uniti contro il male e chiedere insieme la pace e la protezione.
Al Santuario sono giunti numerosi fedeli, religiose, volontari, per chiedere il dono della pace, nonostante il rischio di radunarsi in un luogo pubblico in un giorno particolarmente a rischio di attacchi: nonostante tutto, la Chiesa è viva, orante ed operante. I Vescovi hanno chiesto ai fedeli di fare, ogni mercoledì e venerdì di Quaresima, il digiuno a pane e acqua e la Comunità FMA di Kyiv ha accolto la richiesta come rinuncia quaresimale. La veglia si è conclusa con la recita della Coroncina alla Divina Misericordia.

 

Il 28 febbraio, la Comunità FMA, con i volontari e suor Małgorzata Pietruszczak, Superiora della Visitatoria EEG giunta per la Visita, si è recata nella regione di Bucha, per distribuire gli aiuti alla gente che ha sofferto tanto durante l’assedio da parte dell’esercito russo. Il pullmino è stato caricato con pacchi di viveri da distribuire a 50 famiglie e altri beni ricevuti da diversi benefattori. Arrivati sul posto, il gruppo si è incontrato con il sindaco del comune, che ha raccontato le storia delle sofferenze del suo popolo e consegnato gli indirizzi delle persone che hanno subito più danni. Andando di casa in casa, le suore e i volontari hanno toccato sul vivo la sofferenza della gente.

Coloro che hanno avuto le case completamente distrutte, vivono in abitazioni modulari, e ammucchiano le macerie dei dintorni. “Quel che colpisce – dicono le suore – sono i cortili in ordine, puliti, ordinati, in attesa della primavera”. Sono diverse le  vedove o le mamme in lutto dopo la morte di figli, mariti o fratelli. “Decine di famiglie che abbiamo incontrato hanno ringraziato, alcune hanno anche sorriso, ma ognuna di queste famiglie ha perso un marito, un figlio, un padre o è rimasta senza casa. O entrambe le cose”, osservano le FMA. Quel sorriso stupisce, soprattutto quando la richiesta è di non occuparsi di loro, ma di una vicina anziana e immobile che ha più bisogno di loro.

Negli occhi di tanti ci sono lacrime di dolore e nel cuore la gratitudine per quell’aiuto ricevuto. Le suore e i volontari tornano a Kyiv in un silenzio interrotto soltanto dalla preghiera, custodendo il dolore della gente e la speranza che la pace tanto desiderata possa tornare. La vita va avanti, perché Cristo vince il dolore, il peccato e la morte.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice continuano la loro presenza tra la gente portando una piccola luce nel buio – un sorriso, una buona parola, la vicinanza – e il sostegno concreto, contando sulla generosità e sulla solidarietà di tutti.

È possibile inviare contributi e offerte, nelle modalità indicate sul Sito web dell’Istituto FMA, designando nella causale Emergenza Ucraina.

 

Fonte: cgfmanet