Nel video con l’intenzione di preghiera per il mese di luglio dedicato agli anziani, Francesco invita ad invocare il Signore perché “l’esperienza e la saggezza” di coloro che vivono la Terza età “aiutino i più giovani a guardare al futuro con speranza e responsabilità”. E ricorda la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che si terrà il 24 luglio.
di Alessandro Di Bussolo
“Noi persone anziane” che “abbiamo spesso una sensibilità speciale per la cura, per la riflessione e per l’affetto”, siamo, “o possiamo diventare, maestri della tenerezza”.
Papa Francesco, che a dicembre festeggerà 86 anni, parla così, a nome dei sempre più numerosi coetanei, nel video con l’intenzione di preghiera per il mese di luglio.
E invita a pregare, nelle immagini realizzate sempre dalla Rete Mondiale di Preghiera per il Papa, perché “l’esperienza e la saggezza” degli anziani “aiutino i più giovani a guardare al futuro con speranza e responsabilità”.
Lo fa nel mese che ci porta, il 24 luglio, a celebrare la seconda Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, istituita da Francesco per “festeggiarli”, come ricorda nel video.
Per la vecchiaia, troppi progetti di assistenza, pochi di esistenza
Il Pontefice inizia il suo messaggio collegandosi all’intenzione di preghiera di giugno, dedicata alla famiglia, nel mese del decimo Incontro Mondiale delle Famiglie, appena concluso in Vaticano e nelle diocesi di tutto il mondo. E sottolinea che “Non possiamo parlare della famiglia senza parlare dell’importanza che hanno gli anziani tra noi”.
Parlando in prima persona ribadisce che “non siamo mai stati tanto numerosi nella storia dell’umanità, ma non sappiamo bene come vivere questa nuova tappa della vita: per la vecchiaia ci sono molti progetti di assistenza, ma pochi progetti di esistenza”. L’invecchiamento della popolazione interessa soprattutto i Paesi più sviluppati, nei quali il 25 per cento degli anziani purtroppo vive da solo.
Noi persone anziane abbiamo spesso una sensibilità speciale per la cura, per la riflessione e per l’affetto. Siamo, o possiamo diventare, maestri della tenerezza. E quanto!
I nonni sono “il pane che alimenta le nostre vite”
Papa Francesco invoca, “in questo mondo abituato alla guerra”, una “vera rivoluzione della tenerezza”
In questo abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle nuove generazioni.
Ricordiamolo, conclude il Papa: “i nonni e gli anziani sono il pane che alimenta le nostre vite, sono la saggezza nascosta di un popolo: per questo è bello festeggiarli, e ho istituito una giornata dedicata a loro”.
Preghiamo per gli anziani, che si convertano in maestri di tenerezza, perché la loro esperienza e la loro saggezza aiutino i più giovani a guardare al futuro con speranza e responsabilità.
Farrell: è necessaria una pastorale ordinaria degli anziani
Francesco “ci invita a prendere coscienza della rilevanza degli anziani nella vita delle società e delle nostre comunità e a farlo in maniera non episodica, ma strutturale, con una pastorale ordinaria”, commenta il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che con la Fondazione Alberto Sordi ha collaborato alla realizzazione del “Video del Papa” di questo mese.
È necessario, per il porporato irlandese, “porre le basi per un lavoro pastorale di lungo periodo, che ci coinvolgerà per i decenni a venire”. Il Pontefice, conclude Farrell, istituendo una Giornata Mondiale dedicata a nonni e anziani, ha ribadito “l’importanza di contrastare la cultura dello scarto”, ma ha ance voluto offrire “dei punti di riferimento a chi vive lo smarrimento di scoprirsi avanti negli anni”, e dire che “la Chiesa è vicina agli anziani”.
La Fondazione Sordi: limitare l’isolamento di troppi anziani
Il direttore della Fondazione Alberto Sordi, Ciro Intino, sottolinea che “la nostra società invecchia sempre più, eppure tende a escludere e isolare le persone anziane mettendone in crisi identità e ruolo sociale, in particolare nei rapporti con le giovani generazioni”. E denuncia che “È ancora lunga la strada da fare in termini di politiche sociali e sociosanitarie rivolte alla terza età, finalizzate a limitare la condizione di isolamento in cui troppi anziani, oggi, sono costretti”.
Eppure, conclude il responsabile della Fondazione voluta nel 1992 dal popolare attore e regista italiano, per “la promozione dell’invecchiamento attivo e tutela della qualità della vita dell’anziano”, le persone anziane “sono portatrici di saggezza, conoscenza, cultura: valori irrinunciabili che, attraverso il dialogo intergenerazionale, contribuiscono a garantire un futuro alla nostra società e alle comunità di appartenenza”.
Padre Fornos: l’alleanza tra anziani e giovani è una benedizione
Infine il gesuita padre Frédéric Fornos, direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera, ricorda che gli anziani “sono capaci di vedere e ascoltare quello che la maggioranza, correndo dietro alle proprie occupazioni, non percepisce.
Come ci ha ricordato Francesco nelle catechesi sulla vecchiaia di questi ultimi tre mesi, l’alleanza tra le generazioni, tra gli anziani e i giovani, è una benedizione per la società”.
Fonte: vaticannews