Una giornata limpida di sole e di vento, un cielo di Lombardia che “è bello quando è bello” si sono dati appuntamento in questo 18 maggio 2022 per celebrare con la Famiglia Salesiana il 150° di fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Luogo dell’incontro: l’antica e artistica basilica di Sant’Ambrogio a Milano.
Gli invitati giungono a frotte (si è dovuto limitare il numero perché tanti avrebbero desiderato essere presenti). Arrivano le famiglie, i ragazzi e i giovani, le FMA e le religiose di altre congregazioni, i Confratelli Salesiani, i Salesiani Cooperatori, le exAllieve, i rappresentanti delle Associazioni. Tutti gli amici e i simpatizzanti.
É un intrecciarsi di abbracci e di sorrisi, di sguardi che rimandano a ricordi, ai momenti emozionanti di una vita nel solco dell’educazione.
Alle 18.30, si avvia verso l’altare la schiera dei sacerdoti celebranti seguita dal nostro Arcivescovo Mario Delpini. Il coro degli alunni di Milano Bonvesin, accompagnato da violini, chitarre e organo, intona l’inno alla Chiesa testimone di speranza.
Dopo una breve ma appassionata introduzione di suor Stefania, nostra Ispettrice, inizia l’Eucaristia. I testi liturgici invitano alla riconoscenza per il bene ricevuto in questi 150 anni di vita dell’Istituto e invocano lo Spirito del Signore, di cui è piena la terra perché ci doni la sua gioia.
Il Vangelo del giorno (Gv 12,37) ispira il nostro Vescovo per un’omelia che ci interpella fino a farci riflettere profondamente sul valore della nostra opera educativa in quest’ora in cui anche la missione della Chiesa sembra fallimentare.
Ci si chiede: ci sono buone ragioni per lasciar perdere? Perché restano le Figlie di Maria Ausiliatrice? Perché continua la missione della Chiesa in questo tempo, in questa terra? Ma il criterio per cui siamo giunti fino a quest’ora è quello dell’amore.
E insiste con forza l’Arcivescovo: “In un certo senso si può dire che siamo qui a celebrare un anniversario significativo delle Figlie di Maria Ausiliatrice per prendere coscienza che proprio per questo siete giunte a quest’ora. Che proprio qui, proprio ora si compie la vostra vocazione”. E ancora: “Non aspettatevi di essere notate”.
Soltanto è necessario vivere l’umanesimo della carità, perché “sarà merito dei testimoni dell’umanesimo della carità se ci sarà un futuro in cui sopravvive l’umanità”.
Questa consegna ci fa pensose, insieme con tutta l’assemblea dei laici, che intuiscono il segreto della vita religiosa e ci guardano in modo nuovo.
Suor Paola Battagliola ringrazia a nome della Madre generale l’Arcivescovo, i presenti e coloro che ci seguono on line.
Fuori, in una serata limpida che vorremmo non finisse mai, ancora una sorpresa: nei bellissimi cortili delle suore Orsoline di S. Carlo, che ci hanno aperto le porte della loro casa, gli allievi del CIOFS-FP di Cinisello ci hanno preparato un aperitivo rinforzato davvero invitante e degno del 150°.
Suor Graziella Curti
Introduzione suor Stefania Saccuman
Omelia Arcivescovo Mario Delpini
Ringraziamenti suor Paola Battagliola
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