Di José Luis Panero
E’ entrata nella nostra vita e nessuno vuole che termini, e le ragioni abbondano. Mi riferisco a The Chosen, una serie televisiva online statunitense di taglio religioso uscita nel 2019 attraverso la piattaforma cristiana VidAngel e che sta rompendo gli schemi a produttori e distributori cinematografici.
Qual è il motivo del suo successo?
In primo luogo, direi che ci troviamo davanti a una produzione davvero ottima: intelligente, fresca – appena sfruttata al cinema –, molto professionale a livello di forma e sufficientemente sviluppata, con personaggi ben delineati che evolvono, con conflitti e fragilità che rendono la serie ancora più autentica.
In questo senso, possiamo dire che si rivolge non solo allo spettatore cristiano, ma a chiunque apprezzi il cinema ben fatto. Per farvi un’idea, a livello estetico è simile al format de La Passione di Mel Gibson.
Dall’altro lato, bisogna ricordare che la serie è fedele al contenuto dei Vangeli, e quindi non dà problemi a livello di componenti teologiche. Vi troviamo personaggi semplici e riconoscibili, e soprattutto se ne fanno conoscere alcuni su cui non avevamo mai avuto informazioni, ad esempio Nicodemo.
L’esempio isolato forse più rappresentativo è quello del film Ben-Hur del 2016 (Timur Bekmambetov), che narra come fossero Messala e Giuda prima di iniziare il suo periplo drammatico, tema che non appare né nel romanzo di Lew Wallace (1880), né nell’opera teatrale (Ben Teal, 1899) o nelle altre tre versioni per il cinema – quella muta (Fred Niblo, 1925), quella peplum (William Wyler, 1959) e quella animata (William R. Kowalchuck Jr, 2003). Naturalmente, The Chosen non sminuisce nessuna delle altre grandi produzioni su Cristo al cinema.
Nel caso di The Chosen, occasionalmente i capitoli prendono il via con una scena del passato, che ha a che vedere con quello che proporrà poi il capitolo. È una risorsa utile, perché aiuta lo spettatore a collegare i testi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Si dice anche che sia il progetto di crowfunding più ambizioso della storia, e che ogni episodio ha un costo di poco più di un milione e mezzo di dollari.
Dallas Jenkins, lo sceneggiatore, regista e produttore statunitense 45enne, ha deciso di non inserire la serie in nessuna delle piattaforme più note, sicuramente perché questo avrebbe limitato la sua libertà narrativa. Essenzialmente, l’autore vuole mostrare la vita di Gesù con gli occhi di chi Lo ha conosciuto. The Chosen (Gli eletti) getta quindi nuova luce non solo sulla vita di Gesù, ma anche su quella dei Suoi apostoli e sugli inizi della Chiesa.
Jonathan Roumie, l’attore che interpreta Gesù, è un cattolico impegnato. È ministro straordinario della Comunione e devoto alla Divina Misericordia, e recita ogni giorno il Rosario.
La serie ha avuto un successo planetario: è stata vista da 110 milioni di persone e tradotta in 99 lingue, ogni episodio conta su più di due milioni di visualizzazioni e continua ad essere gratuita. È disponibile su YouTube e Facebook.
L’applicazione The Chosen può essere scaricata sul cellulare con Android e iOS.
Fonte: Aleteia