Hashana haba’a b’Yrushalayim (השנה הבאה בירושלים), ovvero “L’anno prossimo a Gerusalemme”, è la promessa che ci si scambia durante la Pasqua ebraica.
È la promessa di ritrovarsi “a casa”, di poter tornare là dove tutto è nato, dove sono le radici, dove Dio si è manifestato al suo popolo, dove la promessa ha preso carne.
Siamo ad un anno dalle celebrazioni del 150° di nascita del nostro Istituto!
A Mornese, con quel gruppo di giovani donne che hanno creduto alla promessa di Dio giunta a loro attraverso l’intuizione di don Bosco, tutto è nato.
Per noi Figlie di Maria Ausiliatrice Mornese è un po’ la terra santa del carisma che ci è stato affidato, è un po’ la “nostra” Gerusalemme. E allora: che bello poterci augurare “L’anno prossimo a Mornese”!
È importante pensare che quello che inizia sia un anno intenso di riscoperta della promessa che Dio ha fatto a ciascuna di noi e, attraverso di noi, la promessa che Dio ha fatto e continua a rinnovare ai tanti suoi figli più giovani!
“L’anno prossimo a Gerusalemme” è l’augurio pasquale del popolo d’Israele, è tornare alla patria del cuore, è il desiderio di incarnare ancora quella freschezza della fedeltà di Dio.
E anche se poi magari, concretamente, i passi non attraverseranno la porta della Città Santa, che importa? La memoria del cuore non ha ostacoli né confini nel cammino!
Così anche per noi, FMA: questo 5 agosto sia per ognuna l’inizio di un anno che ci riporta alla freschezza del nostro primo sì, che ci ricorda le ragioni profonde che ci hanno preparato al “nostro” 5 agosto, alla nostra “nascita” nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice!
Cosa sarà stato l’anno che separava Main e le sue compagne dalla prima professione religiosa, dal rendere pubblico e ufficiale la propria consacrazione totale a Dio per i suoi figli?
“L’anno prossimo a… Mornese”! E’ il mio augurio di cuore, in questo tempo che vede tante di noi andare in “esodo” dalle nostre terre, dalle nostre comunità, verso terre nuove, verso nuove comunità da amare, verso altri “popoli” di giovani e di adulti con cui fare un tratto di cammino.
C’è una terra che è per tutte noi patria, che è casa, che ci ricorda i motivi importanti del nostro andare, che ci dice un “perché”, un “per chi” e un “come”, che ci accomuna e ci attende!
Che sia un anno di “vita mornesina” incarnata lì dove Dio ci pone, dove le sue promesse si realizzano, dove Lui resta fedele!
E l’anno prossimo, un anno che nel calendario degli uomini sarà tra 365 giorni, ma che nel calendario di Dio è già ogni giorno, ci troveremo insieme a Mornese!
Buona festa a tutte e a tutti!
Sr Maria Teresa Cocco