6^ Domenica di Pasqua
9 maggio 2021
Vangelo di Giovanni 15, 26 – 16, 4
Commento di suor Cristina Merli, FMA
Leggo, leggo e rileggo.
Ma le parole sembrano giocare a nascondino con la mia capacità di afferrarle.
Paraclito, testimonianza, scandalo, culto, ora, ricordo…
Ci vorrebbe un esegeta, un teologo, un biblista capace di spiegare.
Io so solo che quando penso al Paraclito, allo Spirito, avverto Qualcuno che non si fa ingabbiare, non si fa incasellare, non si lascia possedere.
Alito.
Soffio.
Vento.
Non lo capisco, ma mi sembra, a volte, di inciampare nel Suo respiro.
Lo sento.
Nella voce commossa di Ilaria per la vita che pulsa nel suo grembo, a dispetto del grido di allarme delle “culle vuote”.
Nella musica che i pini suonano quando le pigne si aprono.
Nelle note possenti di Mina quando canta il Magnificat.
Nelle parole di Suor Onelia che, poco prima di morire, alla mia domanda se avesse paura, con un sorriso dolcissimo risponde “guarda quel pezzo di Cielo che si scorge dalla finestra: è ciò che desidero e che ho sempre cercato”.
Nella voce dell’amica che, quando viene a sapere di dover fare la chemio, mi tranquillizza: “non sono preoccupata, sono contenta di stare accanto alle donne che vivono la mia stessa situazione”.
Lo vedo.
Negli alunni chini sul foglio bianco, mentre l’aria gravida della loro vita è come se esplodesse in scintille guizzanti di Dio.
Nell’incanto del sole che esce superbo dall’orizzonte del mare.
Negli occhi di Marina e Valter, quando le lacrime per la perdita del figlio si alternano a lampi di sogni ed idee per dar vita a progetti di speranza per altri giovani.
Nella mano di mio padre che, dopo 60 anni di matrimonio, tiene ancora la mano di mia madre mentre tranquilli, sul divano, guardano la televisione.
Nel calicantus che, dopo aver regalato l’effluvio dei suoi fiori profumati in inverno, appassisce per lasciare il posto ai colori imperiosi del pirus e della forsizia.
Lo sento. Lo vedo. Come lampo che squarcia la superficie e solleva il velo che copre la Verità. Nascita e rinascita, vita, bellezza, risurrezione, mitezza, misericordia.
Tutto si illumina, per un istante, mosso dall’Amore. Da quell’Amore che lo stesso Gesù assicura che anche noi sapremo testimoniare, perché la Pentecoste è vicina.